Museo di Storia naturale, ultimo atto: imballati beni e strumenti, ospitati in due box

12 Gennaio 2025 04:06

Museo di Storia Naturale di via Scalabrini, ultimo capitolo. Una parte tecnica è già ricoverata in due garage pagati da privati della Società Piacentina di Scienze Naturali. Rinascerà il museo, si spera non in tempi biblici, ma altrove, in locali della Camera di Commercio, non definitivi pare.
Il 31 dicembre la svolta, però nei locali dell’antica fabbrica del Ghiaccio dell’ex Macello. Annarita Volpi, presidente della Società piacentina di Scienze Naturali e i suoi collaboratori sono in piena attività per trasferire strumenti e beni privati. C’è amarezza, si lascia una creatura vista nascere.

“Stiamo facendo concorrenza a uno impresa di traslochi continuiamo a cercare scatole o meglio scatoloni presso tutti quelli che conosciamo” confida Volpi. Si impacchettano oggetti, materiali più preziosi non del Comune ricoverati in case private (anche televisori, microscopi, stereoscopi computer fra gli altri) che hanno reso vitale il museo nell’arco di 18 anni. Per la verità dal 1982 la società ha fondato e gestisce il museo, ne ha pagato persino i pannelli esplicativi che dovrà lasciare.
Intanto però c’è una novità dell’ultima ora, dall’assessore Chrisitian Fiazza arrivano rassicurazioni: “il Politecnico trasferirà i beni del museo entro gennaio, è stato individuato il capannone idoneo ad accoglierli nel Basso Lodigiano. Mentre per il laBoratorio sugli Icnofossili abbiamo trovato uno spazio a Palazzo Farnese”.

L’ARTICOLO DI PATRIZIA SOFFIENTINI SU LIBERTA’

© Copyright 2025 Editoriale Libertà