Peste suina e allevamenti: “Virus devastante”. Stasera a Nel Mirino su Telelibertà
31 Gennaio 2025 06:01
È la più grande emergenza che abbia mai colpito gli allevamenti piacentini. Un virus senza pietà, per il quale non esistono terapie né vaccini e contro il quale anche chi ha seguito ogni procedura richiesta si ritrova indifeso. Come Angelo Ferrari, suinicoltore di un’azienda da tre generazioni, messo in ginocchio da un contagio di peste suina africana in allevamento a Vigolzone.
Le sue parole sono il cuore della puntata di Nel Mirino, in onda stasera alle 21 su Telelibertà. Ai microfoni Ferrari racconta come si tratti “di un virus veramente cattivo sugli animali: inizialmente non ce ne siamo quasi accorti, ma nei giorni successivi si vedeva: è devastante”. Ha dovuto abbattere 3mila capi da riproduzione, un danno immenso, per lui e i sei dipendenti.
E adesso? “L’intenzione di ripartire c’è – dice – dobbiamo andare avanti. Ma se in questi mesi non cambia qualcosa, abbiamo in testa una spada di Damocle”. Perché nelle sue tre strutture erano stati seguiti tutti i protocolli di sicurezza e poi implementati “recinzioni, zone filtro, macchinari per la disinfezione degli automezzi”.
Una risposta, a lui e al mondo produttivo, proveranno a darla gli ospiti dell’approfondimento condotto da Nicoletta Bracchi: in studio Monica Patelli, presidente della Provincia, Federico Bonini, consigliere in Provincia con delega alla peste suina, Marco Maserati, direttore del dipartimento Sanità animale dell’Ausl ed Elisa Malacalza, giornalista di Libertà. Interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, le associazioni Coldiretti e Confagricoltura, ma anche Roberto Belli, del Consorzio tutela del salume piacentino, perché quel primo ritrovamento a Ottone di un cinghiale infetto, era il 7 novembre del 2023, ha messo a rischio sopravvivenza anche le tre Dop piacentine.
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