“Giovanni Fattori, il genio dei Macchiaioli”: a Piacenza mostra dal 29 marzo

19 Febbraio 2025 14:30

“Alla scoperta della geografia sentimentale di Giovanni Fattori attraverso un’immagine nuova collegata al nostro tempo”. Questo l’obiettivo ambizioso dei promotori della mostra “Giovanni Fattori – Il genio dei Macchiaioli” a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci.

La mostra – organizzata in occasione del bicentenario della nascita e della prossima uscita del catalogo ragionato, a cura di Giuliano Matteucci – si propone di rinnovare la memoria di Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera, concentrandosi sulle peculiarità e l’unicità dell’artista e dell’uomo in rapporto al panorama dell’arte italiana del XIX secolo.

“Un progetto espositivo frutto di una grande lavoro di squadra e di un sistema di rete formidabile – afferma il presidente della Fondazione di piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Si tratta di una mostra originale che penso farà parlare bene della nostra città nei prossimi mesi offrendo un grande contributo dal punto di vista del marketing territoriale”.

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“Piacenza città di grande cultura”

Oggi, mercoledì 19 febbraio, la mostra è stata presentata dai rappresentanti di Rete cultura e dai curatori. L’esposizione si concretizzerà nello Spazio Xnl dal 29 marzo al 29 giugno. “Piacenza è sempre più una città di grande cultura” sottolinea la sindaca Katia Tarasconi. Del suo stesso avviso il presidente della Galleria Ricci Oddi Massimo toscani: “Non esistono le spese per finanziare eventi e mostre culturali, si chiamano investimenti e il nostro compito è quello di rendere Piacenza sempre più attraente”.

Giovanni Fattori

Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, è stato uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento che ha saputo dominare tutti i generi pittorici. Dalle prime ricerche sulla macchia, che condurranno ad una vera e propria rivoluzione del tradizionale concetto di estetica ottocentesca, agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein air ai soggetti di vita rurale e alle scene che esaltano la Maremma, simbolo di quel mondo contadino che Fattori amava e che contrapponeva alla disorientante modernità urbana. Su questi campeggia la straordinaria interpretazione dei soggetti militari, indagati sia nelle manifestazioni più solenni ed epiche delle grandi campagne delle Guerre d’Indipendenza, sia nei momenti più intimi della vita di guarnigione. Di fronte al crollo di tutte le aspirazioni e gli ideali riposti nell’Unità, la sua produzione, mai scontata, e sempre distante da una retorica celebrativa, e stata accompagnata da una personale riflessione etica al punto da rappresentare una delle testimonianze più autentiche e coerenti del nostro Risorgimento. A lui Xnl Piacenza, centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedica, dal 29 marzo al 29 giugno 2025, la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci.

La mostra

Una particolare attenzione viene dedicata alla produzione grafica dell’artista, composta da acqueforti di straordinaria bellezza, che rivelano la sua capacità di rinnovare il linguaggio attraverso una tecnica nuova, complementare alla pittura. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, in mostra vengono esposti disegni e acqueforti inedite che testimoniano l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo impatto sulla grafica italiana del Novecento.

Tale antologica si avvale, inoltre, della collaborazione dell’Istituto Matteucci di Viareggio e Milano, che in questa occasione mette a disposizione una selezione di opere che documentano la complessità artistica di Fattori, dal periodo della “macchia” fino a sviluppi che anticipano tendenze del Novecento.

L’arte di Fattori ha lasciato un’impronta indelebile anche sulla cultura del XX secolo, come documentano saggi critici e opere di artisti contemporanei come Ugo Ojetti, Emilio Cecchi e Giorgio de Chirico. Le sue opere hanno ispirato anche importanti registi italiani tra cui Luchino Visconti, che ha utilizzato le atmosfere fattoriane nei suoi film sul Risorgimento, come Senso (1954) e Il Gattopardo (1963).

La mostra si conclude con un’area dedicata al contemporaneo, dove l’arte di Elger Esser offrirà una riflessione visiva unica. Le sue fotografie, caratterizzate da un affascinante equilibrio tra paesaggio e memoria storica, introducono una dimensione contemporanea che dialoga in modo intenso con il naturalismo ottocentesco di Fattori. Questo incontro tra epoche distanti arricchisce la mostra di una nuova prospettiva, creando un ponte tra il passato e il presente che amplifica il valore dell’esperienza artistica proposta da XNL. Un contrasto stimolante che invita il visitatore a riflettere sul continuo e dinamico sviluppo dell’arte, offrendo uno spunto di riflessione su come la memoria storica possa essere reinterpretata e attivata oggi.

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