Il Festival Toscanini a Vernasca con Roger Catino e i capolavori musicali
09 Giugno 2023 04:53
La musica per il cinema costituisce un nuovo mezzo espressivo capace di esercitare un fascino tutto suo. Si tratta di una nuova forma di drammaturgia musicale, simile all’opera, al balletto e alla musica di scena per il teatro (Aaron Copland). Nel concerto di venerdì 9 giugno (ore 21) all’antica Pieve Romanica di Vernasca, la qualità è senz’altro garantita da La Toscanini Next diretta da Roger Catino un’orchestra dotata di tutti i colori necessari a fare splendere tali musiche: vale a dire gli strumenti più pertinenti: dai sax, al pianoforte, alla fisarmonica, il basso elettrico e la chitarra. Per questo concerto promosso nell’ambito del Festival Toscanini, con il sostegno del comune di Vernasca e di Silver Flag, il direttore ha adattato le musiche all’orchestra formata da giovani di grande talento sul piano tecnico e interpretativo, per rendere al meglio un programma ricco incentrato capolavori di Ennio Morricone a partire dalle musiche leggendarie dei film di Sergio Leone – tra queste Giù la testa, C’era una volta in America e Per un pugno di dollari impreziosite dalle voci di Asia Sara Marcassa e Barbara Vitali del progetto La Toscanini NEXT “Just in Time”. Il programma prevede, inoltre, la colonna sonora di Mission rappresentata da Gabriel’s Oboe da considerare un punto d’arrivo tra sperimentazione, perfezione formale, contaminazione tra diversi linguaggi ma anche pertinenza della musica nella storia. Sempre del grande musicista, scomparso nel 2020, è il brano Playing Love, vale a dire l’anima della Leggenda del pianista sull’oceano: si basa su un’improvvisazione che volge dal virtuosismo iniziale ad un intenso tema d’amore, specchio delle emozioni che dilagano nel cuore del protagonista. Essenzialmente “musica per gli occhi” offre questo programma che attinge da una miniera di gemme musicali che unisce generi, tendenze, stili: per esempio Love Story – la cui musica di Francis Lai è piena di languore e struggimento – per arrivare all’amatissimo Colazione da Tiffany di Henry Mancini che scrive inoltre la potente musica di The blues brothers (Theme Peter Gunn).
Altri autori propongono il loro tributo al genere, allo stile, all’America tutta: come il nostro Renato Carosone. Tra tutti, il più grande è Charlie Chaplin vincitore dell’Oscar come compositore, nel 1972, per la colonna sonora di Luci della ribalta. Figlio di due cantanti, impara a suonare ad orecchio sia il violino che il pianoforte e a partire da Luci della città musica personalmente le scene, intonando la melodia con la bocca chiusa mentre si accompagna al piano e David Raksin – trascrive le note sulla partitura in quanto Chaplin non legge la musica. Abbina il sonoro alle immagini, in modo che la musica faccia da contrappunto; in ogni caso sa strutturare, come nessun altro, il discorso narrativo attraverso l’arte dei suoni. E ancora, il programma rivela i contrasti determinati dallo stile di alcune composizioni che ricalcano il modello sinfonico: da qui colonne sonore d’intonazione solenne, epica come fa Vangelis in Momenti di gloria o Hans Zimmer ne Il gladiatore.
Tutti questi capolavori – ad essi si aggiunge un autentico “classico” della storia musica: il Valzer n.2 dalla Suite Jazz di Šostakovič – nel rivelare immagini e atmosfere ben dettagliate fanno sentire a casa gli interpreti della Next capaci di scattare fotografie musicali ad alta densità timbrica e differenziate come ritmi e dinamiche. I loro strumenti, s’insinuano nelle profondità riconsegnando i temi che amiamo tanto, dando risalto agli umori, alle variopinte espressioni attraverso i vari fra piani sonori nel segno di un gioco di squadra congegnato in perfetta sintonia.
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