Fiorenzuola, sarà riattivato lo sportello d’ascolto al Mattei. Bando per cercare psicologi
08 Novembre 2023 17:17
Un’opportunità di lavoro per gli psicologi si riapre anche per questo 2023 all’istituto Mattei, ad annunciarlo l’esito di un’interrogazione mossa da “Cambiamo Fiorenzuola” alla giunta Gandolfi, in occasione dell’ultimo consiglio comunale che si è svolto lunedì scorso, come sempre, all’auditorium di Piazzale San Giovanni. Si tratta di un bando per uno sportello di ascolto e supporto psicologico che verrà riattivato nel campus fiorenzuolano. Un servizio pensato per essere di aiuto agli studenti, ai gruppi di classe, al personale scolastico e naturalmente, anche ai docenti. Agli psicologi regolarmente iscritti all’albo, spetteranno 300 ore complessive di impiego, da ripartire su 30 settimane di intervento, l’importo massimo posto a base dell’intervento sarà di 10.500 euro, corrispondente a 35 euro l’ora; la domanda sarà da presentare entro le ore 12 del 20 novembre 2023 tramite Pec all’indirizzo [email protected].
Durante il consiglio comunale si è trattato anche il tema delle attività svolte dalla società Tutor. “Oltre 2000 persone hanno avuto accesso ai presidi territoriali di Fiorenzuola e Piacenza della società, 400 le aziende e le istituzioni coinvolte e un patrimonio netto di 817.818 euro” la comunicazione del presidente Gian Paolo Tosi Ricci Oddi, intervenuto assieme al direttore Mirco Potami. Tutor è un ente di formazione professionale nel quale il comune di Fiorenzuola partecipa con una quota pari al 50%. Il consigliere di opposizione Nando Mainardi, al termine della presentazione della relazione ha sollevato una riflessione: “173 mila euro all’attivo per il 2022, sarebbe un dato positivo se si parlasse di un’impresa privata, ma Tutor è una società per azioni con finalità pubbliche ed è di proprietà dei comuni di Piacenza e Fiorenzuola. Quelle risorse non potevano essere impiegate per rafforzare l’offerta formativa? – ha chiesto il consigliere ai vertici di Tutor, aggiungendo – i corsi per operatori socio sanitari ad esempio costano 2400 euro a partecipante, perché non usare parte dell’attivo per ridurre costo di iscrizione?”
Il direttore Mirco Potami ha risposto: “Non siamo struttura pubblica in senso proprio, la nostra attività si basa su bandi continui, quindi su lunghe programmazioni, il risultato d’esercizio del 2022 è l’esito di una programmazione settennale. Stiamo valutando l’idea di prevedere borse agevolate, traducibili in sconto sulla retta di iscrizione per i corsi per operatori sanitari”. Il direttore Potami nella stessa sede, ha inoltre annunciato per il 2023 anche un nuovo corso di formazione per poter diventare coordinatore di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.
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