Ciclismo su pista, i russi Gonov e Smirnov si incoronano re della 6 Giorni
05 Luglio 2024 02:24
Sono i russi Lev Gonov e Ivan Smirnov in maglia Rosti i nuovi “re” di Fiorenzuola, vincitori della ventisettesima edizione della Sei Giorni delle Rose Internazionale che si è chiusa giovedì 4 giugno davanti a un pubblico davvero numeroso che ha affollato la tribuna del velodromo “Attilio Pavesi”.
In testa nella prima delle tre serate a coppie, mercoledì avevano perso lo scettro a scapito degli australiani Frislie- Walsh, per poi ribadire, questa volta definitivamente, la loro supremazia.
La vittoria nel Giro lanciato in apertura di serata (tempo di 20” 821 superando i 68 chilometri orari) li aveva proiettati in testa alla vigilia dell’Americana finale decisiva.
Per Gonov e Smirnov (vincitori su questa pista nel 2020 agli Europei Under 23 nella Madison), decisive le volate vinte nel finale (terz’ultima e penultima) oltre ai quattro punti nello sprint conclusivo a punteggio doppio. L’argento è andato ai connazionali Victor Bugaenko e Danil Zarakovskiy (Ferri), distanziati di sei punti.
A completare il podio, gli azzurri Davide Boscaro e Michele Scartezzini (Gm Termosanitari), che han chiuso a 69 punti con una straordinaria rimonta in classifica frutto dell’ultima prova. Gli 80 giri dell’Americana finale hanno deciso i giochi, con una Madison scoppiettante che non ha tradito le attese, corsa a oltre 54 chilometri orari di media.
A infiammarla, i giri guadagnati da Quaranta- Sierra e Bersenev-Novolodskii a 52 tornate dal termine, imitati poi da Boscaro-Scartezzini e Bugaenko- Zarakovskiy venti giri dopo. Poi gli attacchi degli australiani Frislie-Walsh a -12, ma senza esito.
Infine, solo volate pesanti fino all’epilogo.
La serata conclusiva della Sei Giorni delle Rose ha visto anche uno spettacolo femminile con la prova dell’Omnium (Gran Premio Rossetti Market). Tre prove (Scratch, Tempo Race ed Eliminazione, quest’ultima vinta dall’azzurra Sara Fiorin) a determinare la classifica di partenza prima della Corsa a punti decisiva. La stessa lombarda, grazie al successo nella terza prova, è balzata in testa alla classifica di inizio ultima specialità, ingaggiando di fatto un braccio di ferro a due con la messicana Victoria Fuentes Velasco. Volate a punteggio a decidere i giochi, con un finale- thriller: scatta una fuga a sei con tre ucraine tra cui Yashchenko. Nell’ultimo sprint a punteggio doppio, le sarebbe bastato un terzo posto per trionfare, ma così non è stato. Morale: vittoria per la Velasco, argento per Fiorin e bronzo per Lee Sze, a segno nella volata da dieci punti togliendo anche il podio alla Yashchenko.
Campioni e campionesse protagoniste, ma è da urlo anche il parterre a bordopista. Alla serata finale hanno partecipato tra gli altri Silvio Martinello (oro olimpico ad Atlanta 1996 e vincitore a Fiorenzuola nel 2000), Evgeni Berzin ed Emanuele Bombini.
Ancor di più i nomi storici impegnati negli staff tecnici delle varie nazionali: l’Italia “schiera” i cremaschi Marco Villa e Ivan Quaranta, Matthew Gilmore è al servizio dell’Australia, poi ci sono Miguel Alzamora e Milan Kadlec, tutta gente che Fiorenzuola ha ammirato nelle prime edizioni della Sei Giorni delle Rose.
Risultati Giro lanciato maschile (gara a coppie): 1 Gonov-Smirnov (Rosti) 20” 821, 2 Frislie-Walsh (Rossetti Market) 20” 861, 3 Grondin- De LIsi (Pavinord) 21” 307 Classifica finale gara a coppie maschile: 1 Gonov-Smirnov (Rosti) 78 punti, 2 Bugaenko-Zarakovskiy (Ferri) 72 punti, 3 Boscaro-Scartezzini (Gm Termosanitari) 69 punti Classifica Omnium femminile: 1 Victoria Velasco (Messico) 107 punti, 2 Sara Fiorin (Italia) 105 punti, 3 Lee Sze (Hong Kong China) 103 punti.
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