La recital-terapia di Paolo Rossi ha chiuso il sipario del festival Nuove Esplosioni

06 Luglio 2024 17:35

Un esperimento collettivo, una recital-terapia, un organismo teatrale vivente, un’operaccia satirica. Chiamatela come vi pare, ma sappiate che una serata con Paolo Rossi è irripetibile.
È il teatro che accade nel “qui ed ora”, a contatto col pubblico, senza filtri e censure. Paolo Rossi è il guitto, il saltimbanco, unico rimasto – dopo la scomparsa di Jannacci – a costruire storie improvvisando, ma con una padronanza rara dei tempi e dei meccanismi della comicità.

Un comico che fa satira e che non ti lascia comodo sulla sedia.
Paolo Rossi ha fatto ridere tanto, ha smosso sogni e pensieri, pure inconsci, della platea che ha riempito la Pieve di Vernasca venerdì per la chiusura del Nuove Esplosioni Valdarda Festival diretto da Ture Magro, che ha introdotto la serata col sindaco Gianluigi Molinari. Collaboratrice alla messa in scena l’attrice Caterina Gabanella, musiche dal vivo con Emanuele Dell’Aquila (chitarra) e Alex Orciari (contrabasso).

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