Maurizio e il suo cuore nuovo:
“Mio figlio sa tutto, mi ama di più”
22 Novembre 2014 18:34
Balli, canti, tanta bella musica e sulla torta il numero 16. Maurizio Mazzoni di anni ne ha 44 ma non dimenticherà mai quel 18 novembre 1998, una data che ha segnato la sua rinascita. Maurizio, l’altra sera, ha organizzato una grande festa a Niviano, invitando amici e parenti, per celebrare il 16esimo anniversario dal trapianto di cuore a cui si è sottoposto a 28 anni.
Maurizio è nato con una cardiopatia congenita. A tre anni e mezzo ha subito la prima operazione a cuore aperto che avrebbe dovuto essere risolutiva e invece a 26 anni la situazione è drammaticamente peggiorata e due anni dopo il 44enne di Bettola ha ricevuto un cuore nuovo.
“Per me è stato un privilegio – ha detto Maurizio ai microfoni di Telelibertà –; non tutti hanno avuto la stessa fortuna, devo ringraziare chi mi ha permesso di continuare a vivere”.
Per Maurizio, prima dell’operazione, anche solo affrontare una corsa o una passeggiata in montagna era impossibile. “Sono rinato, adesso la mia vita è piuttosto movimentata tra musica e sport. Ho realizzato anche il sogno più grande: diventare papà”. A chi è indeciso sulla donazione di organi dice: “Può capitare a chiunque e in qualsiasi momento della vita di avere bisogno e come ci si sente in diritto di ricevere aiuto bisogna sentirsi in obbligo di darlo”.
Come dice Luigi Baldini, presidente di Aido: “Donare significa aiutare gli altri a proseguire il viaggio quando il nostro si è interrotto”.
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