Solidarietà senza fine per BF e Travese: “Ora serve l’aiuto delle istituzioni”
08 Ottobre 2015 06:33
Tre settimane fa, il pensiero di abbandonare tutto, di relegare il calcio ad una semplice passione da soddisfare attraverso qualche programma in tv e non con passione e impegno diretto, ha sfiorato la mente di Claudio Bruzzi e Fabio Agi. Mai, i presidenti di Polisportiva BF Bettola e Travese, avrebbero immaginato che quel terribile fiume di acqua e fango che distrusse le loro sedi, i loro angoli di paradiso costruiti in anni di sacrifici, si sarebbe potuto trasformare in una sorgente senza fine di solidarietà e di amicizia.
“Non finiremo mai di ringraziare le società e tutti coloro che ci stanno sostenendo da vicino” hanno detto all’unisono i due presidenti che di fronte alle telecamere di Telelibertà, nella sede della Figc provinciale, sottolineano lo slogan coniato per celebrare questa ondata di solidarietà: “Avversari in campo, nemici mai”.
Domenica scorsa, a Fiorenzuola, 10mila euro sono arrivati dalla società rossonera: l’incasso del match con la Pro Sesto oltre ai contributi personali dell’intero consiglio direttivo, di giocatori e di tanti genitori del vivaio, hanno consentito questa importante iniezione di liquidità.
“A Travo, soltanto per recinzione e panchine, abbiamo danni da 35 mila euro – ha detto Agi – senza contare tutte le attrezzature, le maglie e i danni subiti dal campo”. L’appello dei due presidenti è rivolto ora alle istituzioni: “Senza di loro non possiamo sperare di riuscire a risollevarci – ha detto Claudi Bruzzi per il quale il ritorno alle partite sul campo di Bettola ad oggi appare piuttosto lontano -. Immaginare di riutilizzare l’impianto a partire dall’inizio del 2017 rappresenta una previsione congrua. Ciò che potevamo mettere in atto in autonomia è stato compiuto: ora servono aiuti dal comune”.
Anche la Figc in campo: come annunciato tempo fa dal presidente Luigi Pelò, la Figc ha aperto un conto corrente speciale sul quale sono confluite le offerte di tutti club emiliano-romagnoli. “Anche le donazioni spontanee sono state tantissime e rappresentano la parte più bella di questa triste vicenda” ha concluso il presidente Luigi Pelò.
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