Commemorazione dei caduti di Rio Farnese nell’80esimo anno dalla Liberazione

12 Gennaio 2025 15:59

“Il saluto romano fatto dalle oltre mille persone che pochi giorni fa hanno partecipato alla commemorazione di via Acca Larentia è un insulto alla memoria di chi ha combattuto per l’Italia libera e democratica”. Davanti ai blocchi di calcestruzzo che ricordano i partigiani uccisi uno a uno il 12 gennaio di 80 anni fa a Rio Farnese, nel comune di Bettola, l’orazione del consigliere regionale Luca Quintavalla è un richiamo al presente: “Il paradosso del raduno di Acca Larentia è che sia stato identificato un giovane che ha gridato “viva la Resistenza” e non i militanti di estrema destra che hanno celebrato ricorrendo ai simboli fascisti – sottolinea – gridare “viva la Resistenza” sembra quasi una colpa nell’Italia di oggi e questo non possiamo accettarlo”.

un lungo applauso

Un lungo applauso interrompe il suo discorso: è quello dei tanti presenti alla cerimonia di Rio Farnese organizzata dall’Anpi provinciale e della sezione Valnure e dal Comune di Bettola. È la prima dell’ottantesimo della Liberazione, “celebrata – sottolinea il sindaco di Bettola Paolo Negri – in un luogo importante per la Resistenza piacentina”.

La cerimonia, aperta da Elena Mazzocchi dell’Anpi Valnure e chiusa dal presidente provinciale dell’Anpi Romano Repetti, ha visto partecipare anche il vicesindaco di Rivergaro Gabriele Scagnelli, la consigliera di Gragnano Elisa Ghezzi, la sindaca di Travo Roberta Valla, il consigliere di Piacenza Salvatore Scafuto, la consigliera di Vigolzone Beatrice Ghetti e il consigliere di Pontedellolio Gianmaria Bisagni: presenti anche gli studenti della scuola media di Bettola.

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