Basilica San Colombano a Bobbio, gli esperti: “Ritrovati reperti rari”

09 Marzo 2015 09:38

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Si è conclusa la prima fase di scavo nella basilica di San Colombano a Bobbio e gli esperti confermano con importanti sviluppi i primi notevoli risultati già conseguiti nelle scorse settimane. “La chiesa medievale di cui si era scoperta la base del muro di facciata con l’ampia soglia relativa al portale di accesso – spiega Roberta Conversi della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna – si mostra al suo interno. L’indagine ha infatti messo in luce l’ingresso, con un’ampia piattaforma a ridosso della soglia, un tempo rivestita di lastre in pietra di cui rimangono le relative impronte e diversi frammenti. Da questo settore si accedeva alla navata mediante una scalinata, di cui si sono ritrovati i gradini, che conducono ad un pavimento in cocciopesto (sistemazione in malta con frammenti di laterizio), inquadrato da lastre di pietra. Esso si raccordava, verso l’altare, con il noto tappeto musivo, ora visibile, protetto da un apposito vano, in corrispondenza dell’accesso alla cripta attuale”.

Gli esperti hanno scoperto come l’interno della chiesa fosse “riccamente decorato ad affresco policromo, dai toni brillanti (verde, rosso, ocra, azzurro, nero), con arricchimento dell’ornato mediante preziosi inserti in foglia d’oro. L’apparato decorativo era anche integrato da elaborati rivestimenti in stucco a motivi vegetali e con lavorazione a giorno, evidentemente realizzati da maestranze di alta competenza tecnica. Tali risultati sono estremamente rilevanti perché, soprattutto in quest’ultimo caso, si tratta di materiali alquanto rari sia perché difficilmente si conservano, sia per l’alto livello esecutivo riscontrato in essi”.

Secondo l’indagine, l’importanza della chiesa è anche documentata “dalla presenza di grandi e profonde tombe collettive a cassa laterizia con copertura a voltino ribassato, rinvenute dinanzi all’ingresso, all’esterno dell’antico edificio di culto. Una di esse, esplorata nella sua integrità, ha rivelato la presenza di molti individui sovrapposti, tra cui alcuni bambini, che denotano l’uso laico di tale spazio sepolcrale. La posizione delle tombe non è inconsueta in associazione ad una chiesa medievale, poiché si tratta di un punto ricercato per la possibilità di beneficiare della preghiera e del ricordo dei fedeli che entravano in chiesa”.

LA NOTA DELLA SOPRINTENDENZA

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