“Gelsomina, la voce dell’innocenza” al Bobbio Film Festival
06 Agosto 2019 16:25
Con “Gelsomina Verde”, undicesimo film in concorso al Bobbio Film Festival, il regista Massimiliano Pacifico ci porta nelle spire narrative di una vicenda crudele che ha come protagonista una ragazza di soli 22 anni, che lavorava in pelletteria e faceva volontariato, trucidata barbaramente nel 2004 per mano della camorra.
“Si tratta – ha spiegato sul palco del Chiostro di San Colombano Pacifico, ospite di serata – di una vicenda unica, l’ho scelta per non dimenticare il sacrificio di una giovanissima e per raccontare l’assenza dello Stato. Lei era una ragazza libera, amica di tutti. La sua “colpa” è stata quella di esserci innamorata della persona sbagliata, un affiliato alla Camorra. Nel cast ho voluto anche Francesco Verde, fratello della ragazza e coinvolto dall’inizio nel progetto. Ha assunto un ruolo determinate come interprete”.
“Il punto più potente dell’opera di Pacifico – scrive il critico Veronica Vituzzi – è quello di far emergere voci che talvolta si sovrappongono incomprese e discordi: il killer, l’amica omertosa, il fratello, il poliziotto. Il caso di Gelsomina ha attirato a suo tempo sospetti e pregiudizi: perché la ragazza aveva avuto una storia con un ragazzo poco raccomandabile? Perché la sua famiglia ha accettato un risarcimento da Cosimo Lauro, considerato il mandante dell’omicidio?”.
Il cammino del festival riprende giovedì 8 agosto, alle 21.15, con la proiezione di “Bangla” diretto da Phaim Bh uiyan, ospite al Chiostro.
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