Il castello di Calendasco regala un’altra perla: trovato pozzo del Cinquecento
17 Agosto 2022 04:11
È stato coperto da chissà quanto tempo sotto uno strato di sassi e cemento. Così tanto tempo che ormai se n’era perso il ricordo tra la gente del paese.
Adesso un antico pozzo è spuntato improvvisamente dal cortile interno del castello di Calendasco, durante i lavori di restauro in corso.
Ancora una volta il cantiere in corso al maniero lungo il Po non smette di rivelare sorprese mese dopo mese, dopo la riscoperta dell’antico pavimento in cotto al piano terra che si credeva perduto.
La novità è arrivata durante i lavori di rifacimento del cortile interno, dove è stato rimosso lo strato di cemento che risaliva agli anni Settanta. Sotto è emerso l’antico acciottolato, la cui esistenza era stata solamente ipotizzata dalla Soprintendenza che sta guidando il recupero con i progettisti, l’amministrazione e la ditta esecutrice. Ciottoli che saranno quindi mantenuti e che saranno integrati con altre pietre di fiume laddove mancanti.
Soprattutto, è spuntato un pozzo di cui non si aveva notizia: dalle prime analisi storiche e archeologiche, sembra un manufatto risalente al Quattrocento o al Cinquecento, nell’epoca in cui il castello venne rimaneggiato e riadattato.
Doveva alimentare probabilmente una cisterna sotterranea che riforniva il castello, visto che sono state trovate tracce di canale di scolo per la raccolta dell’acqua piovana. Il pozzo è stato chiuso a suo tempo, riempito di terra.
Ma adesso c’è l’intenzione dell’amministrazione di recuperarlo e di riaprirlo per quanto possibile. “È stata una scoperta sorprendente – conferma il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi – per questo è stata fatta una variante al progetto originario di restauro per mantenere acciottolato e pozzo, che potrebbero anche non essere coevi”.
L’obiettivo è di concludere i lavori di rifacimento del castello in primavera.
Nel frattempo gran parte dell’edificio ha già cambiato volto. Oltre al rifacimento della facciata, nella sala al piano terra è stato recuperato l’antico pavimento in cotto che era rimasto nascosto sotto uno strato di piastrelle in gres: la parte mancante è stata integrata con altri mattoni simili. Intanto, è in corso la tinteggiatura delle pareti. Al primo piano sono state invece lavate le pareti per consentirne poi il restauro. Quindi saranno posati gli impianti di luce e di riscaldamento. «È stato poi individuato il colore dell’intonaco per le facciate interne del cortile e su un lato della corte è stata fatta un’ulteriore scoperta» aggiunge Zangrandi. “È stata trovata una “bocca di lupo”, un’apertura che sembra indicare il fatto che le cantine del castello di estendessero anche in quella posizione. Insomma, questo cantiere finora ha svelato una serie di soprese che ci hanno obbligati di volta in volta a correggere il progetto di recupero conservativo, per rispettare l’antico edificio”.
Per vedere le ultime meraviglie emerse dal castello di Calendasco non sarà necessario aspettare l’inaugurazione ufficiale: già nel mese di settembre, infatti, è previsto un nuovo “Open Day” al maniero, una giornata di apertura dei cantiere con visite guidate all’interno del cantiere.
L’evento, che ricalcherà quello già svoltosi il 3 ottobre del 2021, sarà arricchito questa volta anche da uno spettacolo delle classi terze delle medie del paese: insceneranno l’assassinio di Lodovico Confalonieri, che fu ucciso dall’amante della moglie il 13 settembre del 1572 proprio nelle stanze del castello.
Nei giorni scorsi, intanto, si sono conclusi ulteriori lavori che hanno riguardato la parte esterna: il maniero è stato infatti collegato con tubazioni alla rete fognaria che scorre sotto via Roma. Finora, infatti, gli scarichi venivano destinati in un pozzo perdente, soluzione tipica delle vecchie dimore. Ad occuparsi degli scavi e dei lavori di collettamento è stata Iren.
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