Rivergaro, quasi seimila elettori al voto e due candidati: le interviste

31 Maggio 2024 12:00

Dopo l’inaspettato colpo di scena che ha visto passare da tre a due le liste in competizione elettorale (dopo l’esclusione della Civica Rivergarese di Giuseppe Repetti), adesso a Rivergaro è scontro diretto tra Andrea Gatti (assessore ai lavori pubblici uscente) e Giampaolo Maloberti (ex candidato sindaco nel 2019).

Nessuna lista è ufficialmente sostenuta da partiti, benché l’area di riferimento di Gatti sia il centrosinistra e quella di Maloberti il centrodestra. A scegliere chi sarà il prossimo sindaco saranno 5.961 elettori chiamati alle urne (di cui 2.937 uomini e 3.024 donne) suddivisi in sei sezioni elettorali (tre alle scuole medie di Rivergaro, tre alle elementari di Niviano), oltre ad un seggio speciale alla casa di riposo Gasparini di Pieve Dugliara.

LE DOMANDE

1 A pochi chilometri dalla città, Rivergaro è la porta della Valtrebbia ma spesso è difficile mantenere i turisti in paese. Che strategie adottare?

2 Il tema della Statale 45 sarà cruciale nel prossimo mandato. Come si pensa di ovviare ai disagi derivanti dal maxi cantiere della variante?

3 È vero che negli ultimi anni Rivergaro ha perso il suo storico appeal?

E la pedonalizzazione della piazza è stata una scelta vincente sul lungo periodo?

4 Qual è ancora oggi il problema principale e irrisolto, secondo lei, in paese? E quali sono le soluzioni che si intendono attuare per invertire la rotta?

5 Perché una persona dovrebbe scegliere di venire a vivere proprio a Rivergaro? C’è un suo luogo preferito o un aneddoto da raccontare a riguardo?

 

GIAMPAOLO MALOBERTI

1 «Penso che a Rivergaro serva una strategia trasversale che unisca tutti gli assessorati, commercianti ed esercenti, per lavorare in sinergia. Vogliamo creare una realtà di promozione territoriale che valorizzi le nostre eccellenze e attragga visitatori. Coinvolgeremo associazioni e volontari per organizzare eventi culturali, enogastronomici e sportivi, promuovendo il nostro patrimonio storico e naturale. Lavorando insieme, possiamo trasformare Rivergaro in un punto di riferimento turistico, migliorando l’economia locale e la qualità della vita per tutti»

2 «Sul tema Statale 45 e variante Rivergaro-Cernusca, proponiamo un percorso partecipato che coinvolga cittadini, Provincia, Anas e Ministero, così da provare ad affrontare le criticità legate ai cantieri nel nostro territorio. Creeremo un gruppo di lavoro dedicato, che comunicherà tempestivamente i problemi e faciliterà le soluzioni in sinergia con tutte le parti interessate. Questo team, un gruppo di lavoro, fungerà da tramite tra cittadini, Anas e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, garantendo trasparenza e rapidità nell’azione. Insieme, possiamo migliorare l’efficienza dei lavori e ridurre i disagi per la comunità »

3 «Sì, Rivergaro ha perso il suo appeal, un processo in corso da almeno trent’anni e accelerato esponenzialmente negli ultimi cinque. È il momento di invertire la rotta. Noi proponiamo infatti un piano di rilancio che valorizzi il nostro patrimonio culturale e naturale, incentivi il commercio locale e migliori i servizi. Coinvolgendo cittadini, associazioni e imprese, lavoreremo insieme per trasformare Rivergaro in una comunità vibrante e attrattiva, capace di richiamare visitatori e migliorare la qualità della vita per tutti. La pedonalizzazione totale di piazza Paolo si è rivelata, in particolare, un errore. Noi proponiamo un progetto lungimirante per la rinascita del cuore di Rivergaro, che per anni è stato un centro di grande turismo. Intendiamo riaprire la piazza al traffico parziale, creando spazi condivisi per pedoni e veicoli, e per migliorare l’accessibilità per commercianti e visitatori. Il nostro obiettivo è rivitalizzare l’economia locale e restituire alla piazza il suo ruolo di fulcro della vita comunitaria e turistica»

4 «Guardi, i problemi a Rivergaro sono numerosi. La piscina coperta non è mai stata aperta, le tribune dello stadio sono state abbattute senza motivo e mai ultimate, e i cassonetti dei rifiuti trasformano piazza Dante in una discarica a cielo aperto. Inoltre, le fognature finiscono nel Trebbia senza essere depurate e la palestra a Niviano non è mai stata realizzata. Potrei continuare all’infinito, e lo dico da rivergarese prima che da candidato sindaco. Il nostro obiettivo, nei primi 60 giorni, è risolvere le problematiche legate agli uffici comunali, a partire dall’urbanistica. È fondamentale ripristinare la funzionalità di questi uffici per restituire dignità e decoro al nostro paese»

5 «Per me Rivergaro, con le sue bellezza e con il fiume Trebbia, è la capitale della valle più bella del mondo. Il mio posto preferito resta il Santuario della Madonna del Castello dove in passato, in occasione della festa di settembre, era possibile vedere i fuochi artificiali che avevano portato il paese agli onori della cronaca. Sempre dal piazzale si poteva vedere l’enorme massa di persone in piazza Paolo attorno alla “Torta di Babele”…»

ANDREA GATTI

1 «In questi anni abbiamo lavorato molto per far conoscere meglio Rivergaro e la Valtrebbia. E vogliamo continuare a favorire una crescita sostenibile del settore turistico proseguendo e implementando la collaborazione e il sostegno delle tante associazioni presenti sul territorio, affinché continuino ad organizzare iniziative sia giornaliere e di richiamo locale, sia eventi programmati su più giorni che possano portare le persone a fermarsi a Rivergaro. In aggiunta, consideriamo importante mantenere alto il decoro sia del Lungo Trebbia, gioiello di Rivergaro, che di tutte le frazioni»

2 «Ogni ammodernamento in sede, come quello previsto lungo la Statale 45 tra Rivergaro e Cernusca, porta con sé inevitabili disagi. L’azione che, con l’amministrazione di cui attualmente sono assessore, abbiamo portato avanti in questi anni e intendiamo proseguire è quella di chiedere ad Anas di avere un approccio progettuale più aderente al contesto della nostra valle, così come proposto e richiesto dai cittadini. Auspichiamo dunque che si proceda con un progetto che preveda tempi di cantiere ridotti rispetto al progetto Anas. In questo modo si ridurrebbero anche i relativi disagi, che avranno ripercussioni non solo sulla viabilità ma anche sul turismo. Sarà inoltre fondamentale studiare la viabilità alternativa durante l’avanzamento dei lavori, questione ad oggi lasciata ancora decisamente in sospeso»

3 « No, non pensiamo affatto che Rivergaro abbia perso il suo appeal. La piazza piena e le tante iniziative lo dimostrano. Crediamo che la pedonalizzazione di piazza Paolo sia stata una scelta coraggiosa che ha svoltato l’immagine del centro storico di Rivergaro e da cui non torneremo indietro. Vedere i bambini che giocano in piazza, mentre i genitori possono tranquillamente chiacchierare magari seduti al tavolino di un bar senza correre alcun rischio, crediamo che sia l’immagine più bella. Inoltre, aprire la piazza alle macchine non vorrebbe dire di certo renderla vissuta, ma anzi, si trasformerebbe banalmente in un parcheggio»

4 « Riteniamo che ad oggi Rivergaro abbia necessità di una nuova infrastruttura scolastica che sia al contempo rispondente alle nuove esigenze didattiche e aperta alla comunità. Per concretizzare questa esigenza ci stiamo muovendo su più piani, ad esempio, abbiamo iniziato una collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano che hanno immaginato il nuovo spazio. Ben consapevoli che non sarà un percorso di breve durata, vogliamo che sia, come è stato in altre occasioni, partecipato e condiviso con i cittadini. Questo obiettivo a lungo termine non distoglie però l’attenzione verso le problematiche connesse agli attuali edifici scolastici »

5 «I motivi sono tantissimi. La bellezza del nostro centro storico, del Lungo Trebbia, delle nostre frazioni e naturalmente la qualità dei servizi. Ogni angolo del nostro territorio penso sia magnifico da vivere o da visitare. In questi anni abbiamo puntato molto anche sulle frazioni ammodernando o creando nuove aree verdi e nuovi parchi giochi. Se devo dire un posto del cuore penso che le rive del Trebbia siano tra i luoghi più belli. Per me è il posto in cui ho passato l’infanzia insieme ai miei amici, dove sono cresciuto e dove ho deciso di acquistare casa»

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