Due anni di lavori per il ponte Barberino. Tempi stretti per l'appalto
La Incide Engeneering di Padova al lavoro per il progetto esecutivo. Il cantiere, imminente, prevede anche il rifacimento del ponticello sul rio Spanne

Elisa Malacalza
3 aprile 2025|4 giorni fa

Il ponte di Barberino, crollato nel 2015, in uno scatto di ieri © Libertà/Pietro Zangrandi
Già nell’Ottocento c’era, ed era forte, robusto, nei pressi dell’antica dogana, quando non esistevano la galleria né la Statale 45. Poi caddero le bombe a Barberino, crollò tutto: ma finita la guerra, i bobbiesi si tirarono su le maniche, ricostruirono pietra dopo pietra.
È durato 70 anni, sette decenni: è arrivata l’alluvione - una di quelle che si vedono ogni cinque secoli, dissero gli esperti - e l’ha tirato giù come fosse di carta, all’alba del 14 settembre 2015. Saltò il gas, si strapparono i fili dell’energia elettrica, e alcuni sono ancora lì, a ricordare nell’acqua oggi color ghiaccio cosa fu invece quell’onda di ghiaia, fango, paura, orrore. Sono passati dieci anni, di appelli e di rabbia.
Per la svolta, c’è voluta la protesta dei ciclisti, che il 24 dicembre 2021 si vestirono da Babbo Natale dimostrando a centinaia quanto fosse pericoloso entrare nella galleria sulla “45”. Quel giorno, oltre alla campionessa Giorgia Bronzini, c’era anche il sindaco Roberto Pasquali, che con l’ingegner Aldo Galleti mostrò il progetto pagato con 40mila euro dal Comune per ricostruire il ponte crollato: bisognava solo trovare 4,5 milioni di euro per avere il nuovo “viadotto in acciaio corten con impianto parabolico”.
La Provincia, con tutti i sindaci, ha deciso nel frattempo di candidare il progetto in Regione come opera strategica del territorio, per farlo uscire dal silenzio: questo ha permesso la scalata delle speranze, insieme al fatto che, ad ogni incidente in galleria, l’Alta Valtrebbia si è trovata isolata, spezzata, con l’unica alternativa della comunale di Lagobisione, incapace di reggere al traffico.
Sono arrivati i fondi, finalmente. E l’ufficio tecnico del Comune di Bobbio ha ora incaricato la Incide Engineering srl di Padova: nel più breve tempo possibile deve predisporre il progetto esecutivo, che, con un costo di 130mila euro, sarà base dell’imminente gara per il via ai lavori, gestita da Comune e Provincia. Di certo i fondi ottenuti dalla Regione hanno una scadenza stretta, strettissima: entro due anni il ponte deve essere finito.
Precisamente, il 2025 (e già siamo in primavera) dovrà chiudersi con una spesa realizzata per l’opera di due milioni e 635mila euro; il 2026 con quella di un milione e 730mila euro. «Quello che avevamo sempre detto si sta per realizzare, siamo in corsa, dovremo arrivare al via alla gara nel più breve tempo possibile», sottolinea il sindaco Roberto Pasquali. «In due anni il nuovo ponte dovrà essere finito. Questi sono i tempi tecnici che la Regione ci ha dato. Sarà la notizia più bella, avremo una pista ciclabile fino a Bobbio, avremo una strada nuova, dal cimitero a Barberino. E per consentire ai mezzi pesanti del cantiere di raggiungere il luogo del vecchio ponte crollato potremo sistemare finalmente anche il ponticello sul rio Spanna, lungo la strada».
Pasquali ringrazia l’ufficio tecnico guidato dall’architetta Alina Ferrari, il segretario comunale Andrea Tedaldi, la presidente della Provincia Monica Patelli e il direttore Vittorio Silva, la Regione. «Questo cantiere consente di ricucire una ferita drammatica, quella con l’alluvione. Passai sul ponte in sopralluogo pochi attimi prima del crollo. Non lo dimenticherò mai».