Addio Andrea. “Dio non si è dimenticato di essere Padre”

25 Ottobre 2012 15:16

Un applauso ha accompagnato i palloncini bianchi volati in cielo per raggiungere Andrea. I compagni della terza elementare hanno salutato così il loro compagno di classe, Andrea Risoli, il cui banco è rimasto vuoto da sabato, giorno della tragedia che ha commosso tutta la comunità piacentina. Andrea è morto sotto gli occhi del padre, travolto dal cancello dell’azienda dei suoi parenti. Un episodio che ha sconcertato Gropparello, il paese in cui il bambino di 8 anni viveva con i suoi genitori. Attorno alla bara bianca si sono stretti parenti, amici e tanta gente comune, affranta dal drammatico destino del piccolo. “Dio non si è dimenticato di essere Padre, siamo noi che facciamo fatica a comprendere il suo disegno”, con queste parole Don Lodovico Groppi ha cercato di rassicurare la folla che ha partecipato al funerale. Il parroco ha aggiunto: “Non siamo qui per pregare per Andrea che nella sua purezza non ne ha bisogno, siamo qui per pregare per noi perché la tragedia ha sollevato domande. Ora è il momento del silenzio e della riflessione”. Anche il vescovo della Diocesi di Piacenza Bobbio Gianni Ambrosio ha inviato una lettera per mostrare la sua vicinanza alla famiglia e alla comunità, “la vita di Andrea resterà per voi un dono prezioso” ha scritto il Vescovo.

La calca e l’estrema commozione che aleggiava nella piccola frazione piacentina, hanno provocato un lieve malore per un bambino che poco dopo si è ripreso. Andrea Risoli riposerà per sempre nel cimitero di Gusano di Gropparello dove è stato accompagnato al termine della celebrazione.

 

Il vescovo Ambrosio: “La vita di Andrea un dono prezioso”

“La vita spezzata del piccolo Andrea resterà sempre per voi un dono preziosissimo”, sono queste le parole di solidarietà del vescovo Gianni Ambrosio, che ha voluto essere accanto ai familiari di Andrea Risoli e a tutta la comunità di Gropparello in questo doloroso momento con una lettera, che il parroco ha provveduto a leggere subito dopo l’ingresso della bara nella chiesa del paese.
Chiesa gremita e una folla di persone s’ è accalcata all’esterno e sui gradini della chiesa per poter assistere ai funerali.

 

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