Ikea, blocco sospeso fino a lunedì. Nuove denunce in arrivo
26 Ottobre 2012 17:06
AGGIORNAMENTO DELLE 17.15
Dura presa di posizione contro i Cobas di Mario Spezia, presidente della coop San Martino (una di quelle contestate) e vicepresidente della Camera di commercio di Piacenza: “Operatori sindacali e politici senza essere a conoscenza delle questioni cercano esclusivamente di approfittare della situazione per raggranellare qualche consenso, che permetta loro di sopravvivere in attesa di tempi migliori e così facendo amplificano i problemi e rendono più arduo e difficile il futuro proprio di coloro che dicono, a parole, di voler proteggere e salvaguardare. In questo momento di crisi dell’economia credo invece che non vi sia maggiore tutela e salvaguardia per il lavoratore che l’essere socio di una cooperativa seria e attiva come quelle che sono oggi presenti negli stabilimenti Ikea”.
Anche Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano il comportamento dei Cobas: “Il loro comportamento è irresponsabile, in primo luogo perché, bloccando i cancelli e impedendo alle persone di recarsi sul posto di lavoro e alle merci di entrare, mette a repentaglio anche l’occupazione dei 230 dipendenti diretti del colosso dell’arredamento, che, in una fase in cui sta riorganizzando a livello globale la propria attività, non dovrebbe avere ragioni per ritenere Piacenza una sede poco adeguata al regolare svolgimento del lavoro. E poi da un lato chiedono l’applicazione del contratto nazionale del trasporto merci e della logistica, ma dall’altro rifiutano di firmarlo a livello nazionale, non assumendosi responsabilità rispetto ai contenuti, che sono composti di diritti e doveri”.
AGGIORNAMENTO DELLE 16.OO
Si annuncia un fine settimana tranquillo per lo stabilimento Ikea di Piacenza. Complice anche la rallentata attività di sabato e domenica, i Cobas hanno deciso di sospendere il blocco all’ingresso del magazzino del Polo logistico e di spostare l’attenzione altrove. “Andremo nei punti vendita di Ikea per volantinare e far conoscere a tutti i clienti come vengono trattati i lavoratori che devono caricare e scaricare la merce”, ha detto Aldo Milani dei Cobas. Da lunedì la protesta dovrebbe comunque salire ancora di tono: “Andremo alla Direzione provinciale del lavoro per presentare un esposto, chiedendo di verificare se le cooperative rispettano il contratto”.
La spaccatura all’interno dello stabilimento resta: i circa 100 lavoratori che questa mattina non sono potuti entrare a inizio turno a causa del picchetto stanno pensando di presentare un esposto in questura per segnalare quanto accaduto.
AGGIORNAMENTO DELLE 10.30
Blocco rimosso e attività regolare allo stabilimento Ikea del polo logistico. Complici la festa del Sacrificio, il maltempo e la presenza massiccia delle forze dell’ordine, i facchini hanno deciso di andarsene e di sciogliere il picchetto che da questa mattina alle sei impediva ai camion di entrare al grande magazzino. Non è escluso che nelle prossime ore la protesta ritorni, visto che i problemi tra i Cobas e le cooperative che gestiscono il personale non sono stati risolti.
AGGIORNAMENTO DELLE 8.50
I lavoratori dell’Ikea, bloccati all’ingresso dai facchini dei Cobas, sono potuti entrare nello stabilimento poco fa. Molti dei facchini in protesta, di religione musulmana, hanno infatti abbandonato il blocco per recarsi alla Festa del Sacrificio che si svolge oggi. A presidiare l’area ci sono ancora le forze dell’ordine.
NOTIZIA DELLE 8.30
I facchini aderenti ai Cobas anche questa mattina sono tornati a protestare davanti ai cancelli dello stabilimento Ikea di Le Mose. I manifestanti hanno impedito ai lavoratori di entrare in azienda. Sul posto sono presenti le forze dell’ordine.
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