Libertà di stampa, Giacalone: “Se querela un magistrato la condanna è certa”

27 Ottobre 2012 10:26

“La diffamazione è un reato grave, è giusto che sia punita ma non è giusto andare in galera. La patologia italiana è che se a querelare è un magistrato, la condanna è sicura. L’onorabilità di un magistrato vale di più di quella di un comune cittadino.”

A parlare è Davide Giacalone, scrittore e giornalista,  intervenuto al convegno organizzato dal Pdl e dall’associazione No Reds per parlare della libertà di stampa in Italia.

Il convegno dal titolo “La libertà di stampa negata: da Guareschi a Sallusti” prendeva spunto dalla recente condanna per diffamazione di Alessandro Sallusti, per un articolo comparso sul quotidiano Libero al tempo da lui diretto. Il convegno si è allargato poi su tutta la questione della libertà di stampa e dei rapporti stampa-giustizia. Una vicenda, quella di Sallusti, che è stata simbolicamente accostata ai fatti che videro coinvolto, con le stesse accuse e con la reclusione in carcere, il giornalista Giovannino Guareschi, padre del Candido e della saga di Don Camillo e Peppone querelato da Alcide De Gasperi.

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