Rapina al Lidl e colpo tentato al Road House: condanne e patteggiamenti
16 Novembre 2012 13:56
Aveva tentato il colpo con alcuni complici al Road House di via Emilia Pavese nell’ottobre dello scorso anno. A mettere in fuga la banda era stato l’allarme collegato al metronotte. Giunte sul posto, le guardie giurate si erano trovate di fronte la furia di un giovane che, con una mazza, aveva rotto il finestrino dell’auto di servizio.
L’uomo, nomade di 26 anni, era stato arrestato dopo alcuni mesi grazie alle indagini della Squadra Mobile della polizia. Le accuse erano: tentata rapina, tentate lesioni personali, porto abusivo di armi da offesa e ricettazione, perché era fuggito su un’automobile di cui era stato denunciato il furto a Brescia. Oggi in tribunale a Piacenza, il giudice Bersani lo ha condannato a 2 anni e 4 mesi.
Due fratelli milanesi di 36 e 33 anni hanno patteggiato la pena di un anno e un anno e mezzo davanti al gip Bussi per la rapina messa a segno al Lidl di Pontedellolio nel settembre 2011.
I due avevano aggredito il direttore del supermercato all’orario di chiusura e lo avevano costretto a consegnare il denaro contenuto nelle casse, settemila euro. Erano stati arrestati alcuni mesi dopo in seguito alle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo.
Il pm che ha seguito le due vicende è Antonio Colonna.
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