Report mafie: “Piacenza crocevia di narcotrafficanti”
18 Dicembre 2012 11:10
Crescono del 932% i sequestri di cocaina e del 105% i sequestri di hashish; sono cresciuti a ritmi altissimi, nel 2011, le operazioni delle forze dell’ordine sul territorio locale per combattere lo spaccio di sostanze stupefacenti.
“Proprio questi dati ci fanno comprendere che la provincia di Piacenza è diventata un’importante crocevia per i narcotrafficanti italiani e stranieri”; un’indicazione scritta nel report 2012 sulle mafie dell’Emilia Romagna presentato questa mattina in Provincia.
Piacenza è all’ottavo posto nella classifica nazionale per aumento di reati nel 2011- 11,5%- per un numero complessivo di 6028.
Crescono i furti in abitazione, + 20% e i danneggiamenti, 344 rispetto ai 267 del 2010.
Secondo il rapporto anche le problematiche connesse allo sfruttamento della prostituzione, all’immigrazione clandestina e alla riduzione in schiavitù, hanno raggiunto livelli preoccupanti.
Dal rapporto emerge anche un’importante presenza della criminalità organizzata in provincia ed in particolare della ‘ndrangheta; importanti sono anche le presenze di cosa nostra e di un clan camorristico attivo nella zona di Nola nel napoletano. Nel 2011, sei beni sono stati confiscati ai clan mafiosi a Piacenza.
La criminalità organizzata risulta essere molto attiva nell’edilizia, pubblica e privata, e nelle acquisizioni immobiliari e commerciali.
“Non esistono più isole felici” ha commentato Salvatore Calderi, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, “le infiltrazioni mafiose sono in aumento in tutte le regioni; Piacenza è attenta alla problematica e questo è già un buon risultato”.
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