Orsi, Finmeccanica: “Ho sempre fatto il bene dell’azienda”
12 Febbraio 2013 17:00
AGGIORNAMENTO DELLE 16.30 – Il legale del presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi, Ennio Amodio, ha definito «devastante» il provvedimento che ha portato in carcere il suo assistito. «È un provvedimento devastante – ha detto Amodio – perché decapita due delle maggiori aziende del nostro Paese». «Ho sempre fatto il bene dell’azienda e del Paese», gli ha detto Orsi dopo l’arresto. Amodio ha anche detto che Orsi «non ha mai commesso alcun illecito e lo dimostreremo». Giuseppe Orsi, lo ricordiamo, è piacentino classe 1945, si è laureato al Politecnico di Milano in ingegneria aeronautica. Arruolato come ufficiale dell’Aeronautica, Orsi si è poi iscritto a un master in Pennsylvania. Dal 2004 ha guidato la società degli elicotteri Agusta Westland. È amministratore delegato di Finmeccanica (o meglio: Chief Executive Officer) dal maggio 2011. Dal 1° dicembre 2011 ha assunto anche la carica di presidente, dopo le dimissioni di Pier Francesco Guarguaglini coinvolto in una storia di presunti appalti e fondi neri. Orsi è anche comandante dell’Ordine dell’Impero britannico, il grado più importante dopo “cavaliere”, nominato dalla regina Elisabetta II.
Finmeccanica: arrestato il piacentino Giuseppe Orsi
NOTIZIA DELLE 8.00 – L’amministratore delegato di Finmeccanica, il piacentino Giuseppe Orsi sarebbe stato arrestato. A emettere il mandato di cattura sarebbe stata la Procura di Busto Arsizio. L’accusa è di corruzione internazionale. La notizia è riportata dai media nazionali. Sarebbe finito ai domiciliari Bruno Spagnolini, l’amministratore delegato di Agusta Westland. Proprio quest’ultima azienda, appartenente a Finmeccanica, avrebbe pagato mazzette per un appalto da 12 elicotteri al governo indiano.
Contestualmente agli arresti sono scattate decine di perquisizioni sia nelle case che negli uffici degli indagati. Perquisiti anche altri manager del colosso italiano specializzato i armamenti difensivi. L’inchiesta era partita da Napoli ma era stata trasferita a Busto Arsizio perché la difesa di Orsi aveva sollevato una questione di competenza.
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