I profughi: “Occuperemo il Ferrhotel”. Gestore preoccupato

27 Febbraio 2013 10:49

AGGIORNAMENTO DELLE 16.30 – Il gestore del Ferrohotel è molto preoccupato dai possibili sviluppi legati alla vicenda dei profughi: “Non voglio fare il processo alle intenzioni a nessuno – afferma Carlo Loranzi – ma chiaramente le voci che ho sentito non sono molto rassicuranti. Resto in attesa degli eventi, sperando che tutto vada per il meglio. Non entro nel merito della questione, ci sono le istituzioni e le forze dell’ordine a vigilare”. Sembra che il fronte degli stranieri non sia compatto e che non manchino coloro che vorrebbero accettare i 500 euro, senza correre il rischio che un muro contro muro porti a perdere anche quelli.

AGGIORNAMENTO DELLE 12 – I profughi hanno incontrato il sindaco Paolo Dosi, ma non è arrivata la svolta. “Dal primo marzo staremo comunque nelle strutture, in particolare il Ferrhotel – hanno detto gli stranieri, un centinaio in tutto nella nostra provincia – e vedremo cosa accadrà. O ci danno duemila euro a testa oppure non ci muoveremo da lì e vedremo cosa succederà”. Il primo cittadino ha ricordato come Comune e Prefettura possano fare ben poco: “Abbiamo le mani legate, dipende tutto dal governo e vista la situazione post-voto non so che tempi possa avere la risoluzione della questione. L’offerta fatta dal governo non mi sembra da disprezzare, ovviamente se il problema diventerà di ordine pubblico agiremo di conseguenza”.
Sul tema è intervenuto il consigliere regionale della Lega nord, Stefano Cavalli: “L’onerosa parentesi profughi deve essere chiusa. Subito. Chiediamo al sindaco tolleranza zero contro chi minaccia occupazioni e azioni eclatanti. I piacentini hanno sopportato fin troppo. I piacentini hanno speso oltre tre milioni di euro per ospitare, in completa inattività, per due anni, oltre cento profughi, ben oltre la fine dell’emergenza libica. La situazione è inaccettabile ed è chiaramente degenerata. Ci aspettiamo azioni decise e risolute. Basta sopportare in nome di un deleterio buonismo. La pazienza dei piacentini è finita”.

NOTIZIA DELLE 10.30 – E’ arrivata in Comune la protesta dei profughi che domani dovranno lasciare le strutture che li accolgono sul nostro territorio. Carabinieri, polizia e vigili urbani presidiano l’ingresso di Palazzo Mercanti, gli stranieri vogliono soldi per poter lasciare Piacenza e chiedono di incontrare il sindaco Paolo Dosi. Il coro ininterrotto è uno: “Siamo stanchi, basta prese in giro”.

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