La voce dei detenuti delle Novate; i volontari presentano “Senza sosta”
28 Febbraio 2013 18:04
Hanno raccolto oltre venti storie, tutte voci del carcere di Piacenza: alcuni sono scritti autobiografici, altri sono inventati, l’importante è che servano a regalare uno spazio virtuale a chi è obbligato a vivere quotidianamente nelle ristrettezze di una cella.
Il volume “Senza sosta”, presentato oggi pomeriggio nella sala delle Colonne del tribunale, è stato curato dall’associazione Tessere Trame, guidata dalla nota scrittrice Barbara Garlaschelli in collaborazione con il carcere di Piacenza e l’associazione di volontariato Oltre il muro che agisce per abbattere il pregiudizio e sviluppare solidarietà nei confronti dei detenuti.
“La proposta del concorso letterario è sempre accolta con grande entusiasmo dai carcerati”- ci ha raccontato la volontaria Valeria Parietti- “ ogni iniziativa li aiuta a riacquistare una dignità”.
La bellezza e l’intensità dei racconti hanno colpito profondamente Barbara Garlaschelli: “La letteratura è un’espressione di profonda libertà; poteva sembrare un paradosso, vista la condizione dei detenuti, invece sono stati capaci di scrivere storie toccanti”.
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