Trespidi a Scaravaggi: “Faccia un passo indietro”. Lui “No grazie”
15 Marzo 2013 11:20
AGGIORNAMENTO DELLE 16.35 – Fondazione di Piacenza e Vigevano: il presidente della Provincia Massimo Trespidi chiede al neopresidente Scaravaggi di fare un passo indietro, di rinunciare all’incarico in favore di una candidatura condivisa da tutte le istituzioni. “Quella di stamattina è la logica conseguenza di mesi di divisioni e forti spaccature che non giovano a nessuno – ha dichiarato Trespidi – gli esponenti della Provincia non hanno partecipato al consiglio, non perché sostengano il candidato Giglio ma perché la Provincia non ha mai sostenuto alcuna candidatura. Scaravaggi e Giglio sono due ottime persone ma più volte ho chiesto di trovare un terzo candidato in grado di unire e la Provincia è ancora disponibile al dialogo per la ricerca di una nuova figura se Scaravaggi farà un passo indietro” ha concluso. Più diplomatica e trattenuta la reazione del sindaco di Piacenza Paolo Dosi accusato dall’ex presidente della fondazione Giacomo Marazzi di non essersi assunto le sue responsabilità. “Mi spiace per il modo in cui è stato eletto Scaravaggi – ha dichiarato il primo cittadino – sicuramente sarebbe stato più normale che entrambi gli schieramenti si presentassero per un confronto ma capisco che ci possano essere state motivazioni più forti. La preoccupazione più volte manifestata dal sottoscritto riguardava proprio le divisioni che si erano venute a creare. Detto ciò auguro al nuovo presidente buon lavoro e spero che sia all’altezza del ruolo che gli è stato assegnato perché dovrà rappresentare l’intera comunità proprio come è chiamato a fare un sindaco”.
“Rispedisco la richiesta di fare un passo indietro al mittente” – questa la risposta di Francesco Scaravaggi al presidente della Provincia Trespidi e aggiune: “Non mi ha mai parlato direttamente né mi ha fatto tale richiesta di persona, lo sta facendo a mezzo stampa, io non ho fatto niente di male a nessuno e mi sento tranquillo con la coscienza. Per quali ragioni dovrei tirarmi indietro? – prosegue Scaravaggi – forse dà fastidio che il volante sia nelle mie mani perché non mi faccio comandare da nessuno”.
Scaravaggi ha ottenuto 5 voti dei consiglieri di vigevano e 8 piacentini. Chi ha votato: Carlo Tagliaferri Politecnico, Milena Tibaldi comune di Piacenza, Mario Tondini Diocesi, Benito Castellani Ceis, Fabrizio Garilli Nicolini, Renato Zurla Sindaci del piacentino, Adriano Dotti volontariato, i due cooptati Giorgio Milani e Caterina Cornalba. Il gruppo di Vigevano era composto da Angelo Brungo, Domenico Battaglia, Pietro Giorgis e Renzo De Candia.
Questi i nomi dei dodici assenti: Sergio Giglio, Alessandra Tampellini Camera di Commercio di Piacenza, Carla Chiappini Comune di Piacenza, Carlo Ghisoni e Roberto Daturi Provincia di Piacenza, Lucio Rossi cooptato, Valter Alberici, Claudio Bassanetti Sindaci del Piacentino, Pietro Galizzi Cattolica, Pierluigi Scrocchi, Lucia Favari e Annalisa Fiorani volontariato.
Intanto Carla Chiappini uno dei consiglieri assenti questa mattina ci tiene a precisare i motivi della sua scelta: “Non ho partecipato a nessuna cordata, a nessuna trattativa, non ho chiesto mai benefici a nessuno, ho detto solo tanti no. Non conosco personalmente né Giglio né Scaravaggi. Mi sento libera perché sono libera. Stamattina ho inteso manifestare il mio dissenso nei confronti di un modo vecchio e poco entusiasmante di gestire il potere. A mio avviso e alla luce dei tanti dubbi – magari anche infondati – legati agli ultimi anni di gestione della Fondazione avrei apprezzato il coraggio di chiudere un capitolo – che comunque si chiudeva per scadenza termini – e di aprirne uno autenticamente nuovo. Con forze nuove, nuove competenze e, francamente come ho già detto più volte, gente più giovane. Credo che la nostra città ne avrebbe tratto benefici duraturi. E’ andata diversamente. Purtoppo questi siamo. Tutto qui”.
Foti (Fratelli d’Italia): Fondazione nelle mani di Vigevano. “ Già nel passato, l’insipienza di alcuni maggiorenti, fece sì che la Cassa di Risparmio di Piacenza venisse annessa da quella di Parma. Oggi, l’attaccamento al potere per il potere, porta la Fondazione di Piacenza a finire nelle mani dei determinanti consiglieri di Vigevano. Un bel capolavoro sotto il profilo strategico e della solidarietà di territorio, l’ennesimo schiaffo alla piacentinità “, lo afferma Tommaso Foti, portavoce di Fratelli d’Italia.
“ Posto che di discontinuità gestionale non vi sarà traccia – continua Foti – almeno c’è d’augurarsi un’impostazione francescana da parte dei percettori di emolumenti: sarebbe gesto alto e nobile, oltre che autenticamente solidale, se gli oltre 3 milioni di euro spesi a tal fine negli ultimi 8 anni venissero, in grande parte, devoluti per sostenere le iniziative di quel volontariato che non si fa solo assistere, ma sa e vuole intraprendere”.
AGGIORNAMENTO 11.47 – È stato eletto il nuovo presidente: è Francesco Scaravaggi. È stato votato dai 13 consiglieri su 25 che si sono presentati stamattina nella sede di via Sant’Eufemia, il candidato Giglio e i suoi sostenitori hanno disertato l’incontro in aperta polemica. “Sono emozionato e contento, ma sento anche il peso della responsabilità; devo fare ancora la mia squadra – ha dichiarato il neopresidente della Fondazione Francesco Scaravaggi -. Non ho problemi a confrontarmi con Giglio e i suoi. Voglio riportare l’unità. Una cosa è certa: voglio tenere la politica fuori dalla Fondazione”. L’ormai ex presidente Giacomo Marazzi si è detto amareggiato per il comportamento di Giglio e i suoi definendolo “anti democratico” poi ha aggiunto: “Ho applicato lo statuto”.
NOTIZIA DELLE 10.30 – Consiglio della Fondazione, Giglio e altri 11 disertano – Era convocato per le 10 di questa mattina il consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano per l’elezione del nuovo presidente. La riunione è iniziata in ritardo, nella sede di via Sant’Eufemia si sono presentati 13 componenti su 25 consiglieri. Il candidato Sergio Giglio e gli altri 11 consiglieri della Fondazione che non hanno partecipato alla riunione di questa mattina, hanno scelto un bar di piazza Cavalli per incontrarsi. “Non sono rimasto fuori solo io – ha spiegato Giglio – ma i rappresentanti di tutte le categorie economiche, quelle del comune, i due terzi del volontariato, il consigliere dell’università Cattolica e i due terzi di quelli indicati dai sindaci del territorio. Mi pare evidente che mancasse la stragrande maggioranza di Piacenza, facendo diventare determinanti i cinque consiglieri di Vigevano che in realtà dovrebbe pesare per il 12%”. Se venisse eletto Scaravaggi sarà un presidente azzoppato? “Questo dovranno stabilirlo coloro che hanno voluto creare questa situazione – ha risposto Giglio – da parte mia e nostra c’è sempre stato un invito al dialogo e al confronto, perché in Fondazione si va per rappresentare tutti i piacentini. Siamo pronti al confronto, ma noi le perdite di bilancio le chiameremo sempre così e non in un’altra maniera”.
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