Costretta a prostituirsi a quindici anni, coppia romena a giudizio
26 Marzo 2013 17:09
Hanno patteggiato tre anni e quattro mesi e un anno e dieci mesi davanti al gip il 31enne e la 21enne accusati di aver gestito un fiorente giro di prostituzione in città. I patteggiamenti riguardano lo sfruttamento di due maggiorenni. Ma i due, come emerso dall’inchiesta di squadra mobile e polizia municipale, avrebbero anche fatto finire sul marciapiede, nella zona della Caorsana, una loro connazionale minorenne, di soli quindici anni. A conclusione delle indagini, nell’autunno del 2011, la giovane era stata affidata ai servizi sociali del Comune e sistemata in una comunità protetta, ma vi era rimasta solo pochi giorni. Attualmente risulta irreperibile. La competenza per quanto riguarda le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile è della procura di Bologna. A conclusione dell’udienza preliminare la coppia romena è stata rinviata a giudizio e ieri doveva iniziare il processo davanti ai giudici Italo Ghitti, Maurizio Boselli ed Elena Stoppini. Il pubblico ministero Antonio Colonna ha riformulato il capo d’imputazione nei confronti dei due imputati e l’udienza è stata rinviata. Tutto era iniziato nell’estate del 2011 quando gli agenti di una pattuglia della polizia municipale, avevano notato sulla strada per Cortemaggiore una ragazzina che avvicinava clienti. I vigili si erano subiti resi conto della giovanissima età della donna e l’avevano fermata e condotta in caserma. L’esame radiologico del polso aveva fatto emergere una realtà inquietante, la ragazza infatti aveva solo 15 anni. Ulteriori accertamenti condotti in collaborazione con gli investigatori della polizia avevano permesso si risalire ai presunti sfruttatori.
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