“Per fermare il bullismo, ci vuole un fiore”, finesettimana nelle piazze per Telefono Azzurro
19 Aprile 2013 13:16
Avere 15 anni è un’esperienza straordinaria: scuola, computer, sport, corsi di musica, telefonino, amicizie, primi amori. Tutto è rapido e vissuto intensamente. Ma cosa succede se tutti questi ambiti si trasformano in luoghi di ansia e paura? In Italia per 1 adolescente su 5, questo accade tutti i giorni. Basta poco, un vestito sbagliato, un po’ di timidezza, magari l’origine straniera a fare la differenza, a trasformarti in vittima di bullismo. Quelli che dovrebbero essere tuoi pari, tuoi amici iniziano a deriderti.
La scuola diventa una prigione e se non bastasse, il tutto viene amplificato nei social network. La tua vita privata messa alla gogna, ogni momento di imbarazzo ingigantito all’estremo. In tutto questo non c’è un attimo di pace, che sia mattina, a scuola, che sia pomeriggio, a casa attraverso pc e telefonino. A volte, manca il fiato, la paura e la solitudine sono schiaccianti. Conviene cambiare scuola? Conviene cambiare città? Conviene abbandonare la speranza?
Per fermare il dilagare del bullismo e della sua componente cyber, Telefono Azzurro dedica il mese di Aprile alla sensibilizzazione e prevenzione. Da oltre 25 anni Telefono Azzurro, ogni giorno, ascolta ragazzi, genitori e insegnanti in cerca di aiuto concreto e consigli, attraverso il suo numero gratuito 1.96.96, la sua chat, l’applicazione su Facebook e la sua attiva presenza nelle scuole italiane. Con la campagna “Ci vuole un fiore”, l’Associazione sarà presente sabato 20 e domenica 21 aprile nelle piazze italiane e piacentine per distribuire i Fiori di Telefono Azzurro.
L’elenco delle piazze:
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