Defibrillatori obbligatori negli impianti sportivi. La soddisfazione di “Progetto vita”
27 Aprile 2013 13:50
Da tempo l’associazione “Il cuore di Piacenza” chiedeva che tutti gli impianti sportivi italiani venissero dotati di defibrillatori, una richiesta rafforzata dai decessi in campo degli sportivi Bovolenta e Morosini. L’accorato appello è diventato un obbligo. Il decreto ministeriale firmato da Renato Balduzzi, ministro della Salute, e Piero Gnudi, ministro per lo Sport, segna una svolta per l’attività sportiva: l’obbligo di dotare gli impianti sportivi di defibrillatore scatta per tutti, ad eccezione delle società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società professionistiche dovranno adeguarsi in 6 mesi, mentre le dilettantistiche avranno a disposizione 30 mesi. Gli oneri saranno a loro carico, anche se è concessa la possibilità di associarsi qualora si operi all’interno dello stesso impianto sportivo. La dottoressa piacentina Daniela Aschieri, anima di Progetto vita ha dichiarato: “Siamo molto soddisfazione per tutti i volontari di Progetto vita, forse abbiamo dato il buon esempio dimostrando che l’88% delle persone colpite da arresto cardiocircolatorio si salva se l’ambiente è cardioprotetto”. Il traguardo piacentino è di proteggere tutti i 300 impianti sportivi, il percorso è appena iniziato, 250 infatti ne sono ancora sprovvisti. Il costo complessivo per un kit della durata di 8 anni è di circa 2.000 euro.
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