Nessuna autopsia per David.
I genitori recuperano l’auto

29 Aprile 2013 18:00

Il corpo del giovane morto a soli 26 anni nelle acque del Trebbia non verrà sottoposto all’autopsia. E’ la decisione assunta dal Tribunale di Piacenza alla luce della ricostruzione dei fatti. David Nyarwaya è morto sicuramente per annegamento come confermerebbero i risultati delle analisi effettuate all’ospedale. I genitori della vittima hanno ricevuto il nulla osta per la sepoltura. Questa mattina erano a Bobbio per recuperare l’auto del figlio. Per loro è stato un momento straziante.

Notizia ore 20.00 28 aprile 2013 – “Naru” – così chiamavano gli amici David – se n’è andato e la comunità bobbiese resta senza parole, non riesce a parlare. Andarsene così, inghiottito dall’acqua a soli ventisei anni, in uno dei punti più suggestivi ma anche più pericolosi del Trebbia fa male, malissimo. Quel tratto di fiume ha già dato problemi in passato, soprattutto in una giornata piovosa come quella di ieri. David, operaio di professione, non era inesperto, nonostante la sua giovane età: era un istruttore esperto della Fisa Survival Academy di Ripalta Cremasca. Avrebbe dovuto fare un corso di perfezionamento e aggiornamento per istruttori, ma quel corso gli è stato letale. Gli amici ricordano “Naru” come un ragazzo sempre pieno di risorse: lui era sfuggito con la sua famiglia dai massacri in Rwanda negli anni Novanta. Era solo un bambino “con gli occhi grandi come il cuore”, dice un amico, figlio di un funzionario del Ministero degli Esteri, e a Crema, nel cremonese, aveva avuto la possibilità di avere una vita finalmente tranquilla, come quella dei ragazzi della sua età. Amici, un lavoro e la grande passione per gli sport estremi, la sfida alla sopravvivenza. Che questa volta gli è costata la vita. “Ciao Naru, vecchia roccia” scrivono gli amici sulla sua pagina di Facebook, dove David sorride ancora, tra le foto delle sfilate per beneficenza e quelle delle grigliate. “Hai superato ogni difficoltà, sempre con il sorriso”. E ancora. “Ci hai lasciato troppo presto, tu che eri diventato l’uomo migliore che potevi essere, la persona con cui tutti vorrebbero stare, l’amico sul quale puoi fare sempre affidamento. Non avevi paure amico mio, volevi superare tutti i tuoi limiti e ci stavi riuscendo. Adesso lasci un vuoto incolmabile in tutti i nostri cuori”. David, solo pochi giorni fa, scriveva “Gioca pulito per rafforzare il tuo carattere, altrimenti non resterai a lungo in vetta”. Ha giocato sempre pulito, sfidando la sorte, ma il fiume, inclemente, ha portato via tutto quello che il ragazzo arrivato dal Rwanda aveva saputo costruire. A Bobbio, intanto, ci si chiede se quel tratto di fiume non andasse meglio segnalato per il rischio piene improvvise, se vi siano stati tutti gli avvisi necessari per il possibile rilascio delle acque dalla diga del Brugneto. Se, insomma, questa tragedia poteva essere evitata.
“Purtroppo il fiume, come la montagna, può portare via con sè gli esperti come gli inesperti – commenta il sindaco di Bobbio, Marco Rossi -. Tragedie come queste ci fanno riflettere, mai sottovalutare il pericolo”.

La salma è stata trasportata alla camera mortuaria di Piacenza a disposizione dei magistrati. Sul posto, a San Salvatore, i Carabinieri di Bobbio, Vigili del fuoco, il Soccorso Alpino, la Croce Rossa e la Protezione Civile.

San Salvatore: trovato morto il giovane disperso
Il corpo senza vita di David Nyarwaya, 26 anni, originario del Ruanda, é stato recuperato alla Berlina di Bobbio dai vigili del fuoco. Il giovane, istruttore di un corso di survivors, è annegato, dopo essere stato travolto dalla piena del Trebbia dove si trovava con altri otto escursionisti cremonesi, tutti salvati dopo un delicato intervento in un tratto molto impervio della vallata. Macabro epilogo invece per le ricerche del 26enne, cominciate nel tardo pomeriggio di ieri e sospese nella notte a causa del buio e della zona ripida. Stamattina dalle 7 è ripreso il lavoro di carabinieri, soccorso alpino, forestale, volontari e vigili del fuoco. Alle 8 il personale attrezzato ha individuato il corpo, purtroppo però senza vita.

AGGIORNAMENTO DELLE 10.00 28 aprile 2013 – È stato avvistato un corpo stamattina alle 8, nella zona Berlina sopra Bobbio. I vigili del fuoco con un gommone stanno tentando di raggiungerlo. Il fiume in piena rende difficoltose le operazioni di recupero. A breve aggiornamenti.

SAN SALVATORE: GIOVANE ESCURSIONISTA DISPERSO IN TREBBIA – Si tenterà di cercare il 26enne disperso ieri durante un’escursione in Trebbia anche con l’elicottero dei vigili del fuoco. Le ricerche, cominciate nel tardo pomeriggio di ieri, riprendono da questa mattina alle 7. Il giovane, originario del Ruanda, ma residente a Crema, stava seguendo un corso di sopravvivenza con altre otto persone. Il gruppo è stato però ostacolato dalla piena del fiume, il ragazzo è stato trascinato dalla corrente.

NOTIZIA DEL 27 APRILE – Dalle 7 di domattina riprenderà l’intervento dei vigili del fuoco e dei soccorsi per cercare un giovane straniero di 25 anni che risulta disperso in Trebbia nei pressi della zona di San Salvatore. In base alle prime informazioni, faceva parte di un gruppo di nove escursionisti di Cremona che stavano seguendo un corso di sopravvivenza rimasto bloccato dalla piena del fiume. Otto di loro sono stati trovati e messi in salvo, uno risulta purtroppo disperso. I compagni hanno riferito che è stato trascinato dalla corrente, mentre tentava di attraversare da una sponda all’altra il fiume. Le ricerche, rese impossibili dal buio e dal tratto ripido, sono state sospese in tarda serata. Intanto le associazioni ambientaliste hanno annullato la terza edizione del “Richiamo del Trebbia” in segno di rispetto per l’accaduto e per maltempo.

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