Confagricoltura, le nuove aree Psr penalizzano l’area rurale limitrofa alla città
21 Maggio 2013 10:20
Confagricoltura Piacenza nei giorni scorsi ha presentato alla Regione Emilia-Romagna, alla Provincia ed al Comune di Piacenza una richiesta di modifica parziale della macroarea rurale del Comune di Piacenza che nelle nuove classificazioni, valide ai fini del nuovo piano di sviluppo rurale, viene inserita erroneamente, come argomenta l’Associazione, nel polo urbano. “Già nel periodo di vigenza del PSR 2007-2013 il territorio del comune di Piacenza, unico in Regione Emilia Romagna con la sola eccezione del comune di Modena e di quello di Bologna, è stato classificato come “Polo urbano”. Ciò ha determinato, si legge nella missiva, per numerose aziende agricole del suo territorio, la preclusione all’accesso ai programmi e alle risorse degli assi terzo e quarto del Piano di Sviluppo rurale, generando un’incomprensibile discriminazione nei confronti di aziende confinanti e diverse solo per appartenenza amministrativa ad altro comune limitrofo diversamente classificato” . “Pur comprendendo i principi alla base della necessaria classificazione territoriale – spiega il presidente di Confagricoltura Piacenza, Enrico Chiesa – non ne condividiamo l’applicazione pratica, là dove, ad esempio, si classifica come polo urbano un intero territorio amministrativo che se, da un lato, presenta mediamente i parametri tipici del centro abitato, dall’altro non si caratterrizza per una diffusione omogenea dei suddetti indicatori”. Nel caso del comune di Piacenza, spiega l’Associazione degli imprenditori agricoli, esiste un’area urbana certamente meritevole della classificazione proposta e che coincide con la parte edificata, ma anche un’area “periurbana” con caratteristiche del tutto simili alle adiacenti “aree rurali intermedie”. “La nuova programmazione – prosegue Chiesa – non considera la maggiore valenza agricola ed ambientale delle aree agricole periurbane, che, proprio in ragione della loro prospicenza con l’area urbanizzata, meriterebbero, semmai, attribuzioni di priorità, in luogo delle prospettate penalizzazioni. Chiediamo che si proceda ad una modifica della classificazione territoriale proposta – conclude Chiesa – . In considerazione della crescente importanza che avrà il piano di sviluppo rural 2014-2020, in termini di misure e di risorse che, a differenza degli aiuti diretti, saranno con tutta probabilità incrementate. Desideriamo che la parte agricola del comune di Piacenza sia correttamente inclusa nelle aree rurali intermedie o, in alternativa, in una “subarea” periurbana, avente dignità di accesso a tutte le “priorità” del prossimo PSR”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE