Inceneritore chiuso nel 2020? Scontro Provincia-Freda
21 Giugno 2013 11:45
L’assessore regionale Sabrina Freda ribadisce la decisione della Regione di superare con il nuovo Piano dei rifiuti il sistema basato su discariche e termovalorizzatori, per puntare soprattutto sul recupero di materia. Ciò prevede la chiusura dell’impianto di Borgoforte entro il 2020, quando sarà ritenuto vecchio e in posizione non strategica: “Dobbiamo ragionare su un’ottica di area vasta, come prevede la legge regionale, quindi abbiamo adottato criteri che ci sembrano i più oggettivi e trasparenti, fermo restando che la prima azione sarà nei confronti delle discariche, che in Emilia Romagna verranno dimezzate. Per quanto riguarda i termovalorizzatori, abbiamo fatto un ragionamento preciso: la produzione rifiuti diminuirà e la differenziata aumenterà il suo peso, quindi gli impianti più vecchi e “periferici” dovranno essere superati. Quelli di Piacenza e Ravenna hanno queste caratteristiche, dovremo valutarne la chiusura. Nel caso i rifiuti indifferenziati saranno comunque smaltiti, Trespidi stia tranquillo”.
TRESPIDI E BARBIERI: DOVE METTEREMO I NOSTRI RIFIUTI? – Duro attacco della Provincia all’assessore regionale Sabrina Freda che ieri, presentando il piano regionale dei rifiuti, ha annunciato l’intenzione di chiudere il termovalorizzatore di Piacenza entro il 2020.
“L’assessore Freda ci spieghi dove finiranno i rifiuti del nostro territorio – chiede il presidente Massimo Trespidi – visto che pare improbabile che l’aumento della raccolta differenziata e la diminuzione dei rifiuti prodotti possano essere sufficienti”.
Trespidi lunedì sarà a Bologna per incontrare il presidente della Regione Vasco Errani proprio su questo tema, come richiesto da tutti i presidenti delle Provincie emiliano romagnole.
L’assessore provinciale Patrizia Barbieri rincara la dose: “Il piano regionale dei rifiuti è un documento totalmente astratto; possono esserci delle indicazioni teoriche condivisibili ma non c’è nessun provvedimento pratico che possa sostenerle. Non è un caso che il presidente Errani voglia trattare l’argomento di persona”.
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