Lavoro: oltre 500 donne in coda per 15 posti da educatori precari

16 Luglio 2013 15:00

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L’atrio dell’università Cattolica è affollato da donne: oltre 500 persone, alcune provenienti anche dal sud Italia, per tentare di aggiudicarsi uno dei quindici posti da educatore a tempo determinato nei nidi d’infanzia comunali.

“Un lavoro che ancora permette di conciliare carriera e famiglia” ci ha raccontato una candidata, la quale, nella speranza di aggiudicarsi il posto, ha rinunciato a partire per il mare con figli e marito e si è presentata alla prova scritta munita di biglietto del treno e valigia con cui raggiungerli una volta concluso il test.
Un posto da insegnante, seppur precario, per molte è un miraggio: “Siamo originarie di Benevento ma da qualche anno viviamo a Bologna – ci hanno raccontato due ragazze – abbiamo la laurea e l’esperienza e siamo alla ricerca di una stabilità. È quasi impossibile farcela, ma continuiamo a tentare, partecipando ai concorsi e spedendo curriculum”.
“Ho sempre fatto l’educatrice ma da un anno non ho più un lavoro – ha spiegato ai microfoni di Telelibertà un’altra “aspirante” precaria – è un momento davvero difficile e non si rinuncia a nessuna opzione, anche se si è quasi certi di non essere selezionati”.

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