Ritrovamento Casella. Il testimone
“Il corpo sembrava trascinato”
18 Luglio 2013 12:21
E’ stato un residente di Morfasso a trovare il corpo senza vita di Francesco Casella, il pensionato scomparso dalla sua casa di Sariano di Gropparello il 9 luglio scorso. Il cadavere è stato recuperato stamattina nei pressi di Carignone nel comune di Morfasso. “Già da domenica avevo avvertito un odore fortissimo provenire dal bosco – ha detto l’uomo – poi in questi giorni, insospettito dalla notizia delle ricerche dell’anziano, ho avvertito le forze dell’ordine. Insieme a un maresciallo dei carabinieri sono sceso nella boscaglia dove ho fatto la macabra scoperta. Il corpo di Casella era riverso a terra accanto a un lavandino abbandonato da tempo. Secondo me – ha proseguito il testimone – il cadavere sarebbe stato gettato o trascinato da qualcuno perché in quel punto è impossibile cadere dalla strada e finire in fondo alla scarpata, gli alberi avrebbero ostacolo la discesa”. Una testimonianza che avvalora l’ipotesi di omicidio di cui si è parlato in queste ore. Gli inquirenti continuano a mantenere il massimo riserbo ma almeno due persone sarebbero state ascoltate.
Una cugina della vittima parla di una vera e propria tragedia inaspettata che si è consumata proprio nei luoghi dove il pensionato era nato. Intanto a Sariano di Gropparello, dove l’uomo viveva, sono tutti sotto choc. Sconvolto il vicino di casa della famiglia Casella: “Non avevo mai creduto alla scomparsa volontaria di Francesco – ha detto ai microfoni di Telelibertà –; da tempo vedevo movimenti sospetti. Lui non se ne sarebbe mai andato”. Per i residenti della zona i Casella sono una famiglia riservata e di gran lavoratori.
Sul luogo del ritrovamento si stanno concentrando le attività di indagine da parte delle forze dell’ordine coordinate dal Pm Ornella Chicca. Sul posto è arrivato il medico legale. Gli inquirenti sembrerebbero sospettare che l’anziano sia stato ucciso con una pistola usata per la macellazione degli animali e il suo cadavere abbandonato in quella zona. L’abitazione della famiglia Casella, ieri perlustrata dal Ris di Parma alla ricerca di elementi utili all’inchiesta, resta sotto sequestro. La Prefettura di Piacenza ha coordinato tutte le operazioni di ricerca in questi giorni.
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