Omicidio Casella: il figlio resta in carcere, sequestrata la sua auto
22 Luglio 2013 06:47
Il Gip Gianandrea Bussi ha convalidato l’arresto di Adriano Casella accusato e reo confesso dell’omicidio del padre Francesco. Nel corso dell’interrogatorio il 36enne ha risposto alle domande del giudice, confermando la versione fornita venerdì e dicendosi pentito. Con lui avrebbero agito altre due persone con responsabilità diverse. L’avvocato che lo difende Zaira De Biase ha precisato che il suo assistito non ha agito per ottenere soldi per se stesso. Intanto sono attesi per mercoledì gli esiti dei rilievi compiuti dai Ris. “Noi aspettiamo di conoscere anche le richieste del Pm – ha affermato il legale – potrebbe anche chiedere una perizia psichiatrica”.
OMICIDIO CASELLA: IN CORSO L’INTERROGATORIO DEL FIGLIO – È in corso l’interrogatorio del gip Gianandrea Bussi ad Adriano Casella, il trentaseienne di Sariano di Gropparello, accusato dell’omicidio del padre Francesco.
L’automobile dell’uomo è stata sequestrata dalle forze dell’ordine per essere sottoposta ad ulteriori analisi: il veicolo potrebbe essere stato utilizzato dall’uomo per trasportare il cadavere dell’anziano nella zona di San Michele di Morfasso dove il corpo senza vita è stato ritrovato in fondo a un dirupo.
Notizia delle 6
Questa mattina il giudice per le indagini preliminari incontrerà Adriano Casella, il trentaseienne condotto in carcere venerdì scorso con l’accusa di aver premeditatamente ucciso l’anziano padre, Francesco Casella, e di averne occultato il cadavere in un bosco tra Carignone e San Michele di Morfasso, dove è stato rinvenuto dalle forze dell’ordine giovedì 18 luglio.
L’eventuale convalida dell’arresto non mette fine alle indagini della Procura che stanno chiarendo il coinvolgimento di altre persone nell’atroce delitto del pensionato.
Due i principali sospetti che avrebbero giocato ruoli differenti: una donna, forse legata sentimentalmente all’operaio, potrebbe aver istigato Adriano ad assassinare il 78enne mentre un’altra persona lo avrebbe aiutato a liberarsi del cadavere.
Sempre questa mattina il medico legale Edmondo Pea eseguirà l’autopsia sul corpo della vittima: l’esito degli esami potrebbe chiarire, oltre alle cause del decesso, l’arco temporale in cui è stato compiuto l’efferato delitto.
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