Omicidio via Degani: forse premedidato. Martedì l’autopsia
28 Luglio 2013 10:26
Aggiornamento delle 13.30
Assume sempre più i contorni del giallo l’omicidio di via Degani. Gli inquirenti proseguono le indagini nella cerchia ristretta dei conoscenti della vittima 67enne. Nulla trapela però circa l’arma che sarebbe stata utilizzata per compiere il delitto. La vittima, secondo alcuni dettagli emersi nelle ultime ore, sarebbe stata ritrovata in posizione supina, priva di vestiti all’interno della stanza da letto. Ancora non ci sono certezze, nemmeno per ciò che concerne l’orario della morte: il fatto che la sorella abbia lanciato l’allarme sabato mattina e che all’interno della stanza, al momento dell’ingresso delle forze dell’ordine, le luci fossero accese, lascia supporre che l’omicidio possa essersi compiuto nella notte tra venerdì e sabato mattina. E ancora: perché l’omicida, prima di abbandonare l’abitazione, si è preoccupato di chiudere a doppia mandata la porta d’ingresso? Dettagli e interrogativi che potrebbero far pensare ad un delitto premeditato. Oppure, semplicemente, l’assassino ha voluto ritardare il più possibile il rinvenimento del cadavere. Tutti quanti particolari ora al vaglio dei carabinieri. Sarà l’autopsia, disposta per martedì mattina, a dipanare parte degli interrogativi e fornire così una pista certa da battere per risolvere il “giallo di via Degani”.
Giallo di via Degani: si indaga per omicidio
È stato vittima di un omicidio Giorgio Gambarelli, il pensionato trovato privo di vita in un lago di sangue nella tarda serata di ieri, all’interno della sua abitazione. Il 67enne, ex fisioterapista, viveva solo in un appartamento al primo piano di una palazzina di via Degani. La sorella dell’uomo, preoccupata dalle mancate risposte del fratello alle numerose telefonate al cellulare e al telefono di casa, ha lanciato l’allarme. L’uomo, secondo quanto trapelato, è stato trovato intorno alle 22, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, riverso sul pavimento della propria stanza da letto con profonde ferite alla gola.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, seguiti dal medico legale Novella D’Agostini e dal magistrato Ornella Chicca. Non sono stati trovati segni di effrazione: la porta di ingresso era chiusa a doppia mandata dall’esterno. L’appartamento è stato trovato in ordine: nulla faceva pensare ad un tentativo di rapina.
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