Omicidio di via Colombo: “Tra i fermati c’è l’assassino di Sadik”
03 Settembre 2013 12:30
Tra le due persone di origine albanese fermate ieri dalla polizia all’aeroporto milanese di Malpensa c’è il presunto killer che ha ucciso a colpi di pistola il 39enne albanese Sadik Hajderi. La conferma è arrivata dal pubblico ministero Emilio Pisante, affiancato dal questore Calogero Germanà: “Questa notte c’è stata l’emissione di un provvedimento di fermo a carico di due fratelli di origine albanese, un 30enne e un 28enne, bloccati ieri nel tardo pomeriggio all’aeroporto di Malpensa. Chiederemo quanto prima la convalida del fermo al gip: uno è accusato di omicidio volontario premeditato e tentato omicidio, l’altro di concorso in omicidio. Essendosi trattato di un fatto grave, che ha destato allarme nella cittadinanza, ci siamo mossi con tutte le energie per fermare l’autore materiale della sparatoria di domenica sera”.
Il presunto killer e il suo complice sono stati bloccati mentre erano in procinto d’imbarcarsi per l’Albania: “Il sospetto – ha proseguito il pm – era sconosciuto alle forze dell’ordine e individuarlo è stato impegnativo, dato che non aveva un collegamento stabile con l’Italia. Siamo stati aiutati anche dai carabinieri di Piacenza che ci hanno fornito elementi utili”. La squadra Mobile della questura di Piacenza ha messo in atto intercettazioni, analisi di tabulati, interrogatori: in extremis sono riusciti a fermare il sospettato prima che abbandonasse il territorio nazionale. I due uomini erano già a bordo della navetta che conduce i passeggeri all’aereo.
I due fermati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere; le indagini della squadra mobile della questura sono ancora in corso per appurare l’eventuale coinvolgimento di altre persone nel delitto.
Oggi è si è tenuta l’autopsia del medico legale sulla salma della vittima, questa mattina i fratelli della vittima si sono recati all’obitorio per il riconoscimento.
OMICIDIO DI VIA COLOMBO, FERMATE DUE PERSONE A MALPENSA – Omicidio di Sadik Hajderi, due persone sarebbero state fermate dalla polizia di Piacenza all’aeroporto della Malpensa. Uno dei due potrebbe essere il killer che domenica sera ha assassinato l’albanese a colpi di pistola mentre sedeva a un tavolino del bar Baraonda, in via Colombo. I due uomini sarebbero stati fermati poco prima dell’imbarco, la loro intenzione pare fosse quella di lasciare l’Italia. Il condizionale è ancora d’obbligo perchè gli inquirenti non hanno confermato la notizia del fermo.
Eppure una svolta nelle indagini è arrivata poche ore dopo il delitto. Nella notte tra domenica e lunedì, infatti, è stata trovata in via Borghetto la Fiat Punto grigia utilizzata dal commando che ha fatto fuoco contro l’albanese. Inoltre testimonianze raccolte dagli investigatori subito dopo l’omicidio avrebbero consentito alla squadra Mobile diretta dal commissario Filippo Sordi Arcelli di concentrare l’attenzione in particolare su due persone. Resta da capire se si tratta di figure che hanno avuto un ruolo nel delitto, se hanno solo messo a disposizione l’auto oppure se si tratta di testimoni che potrebbero essere importanti ai fini delle indagini.
A quando pare Sadik Hajderi, 39 anni, ha pagato con la vita un conto in sospeso con il suo killer, il quale non ha esitato, pur di vederlo morto, a sparargli di fronte a numerosi testimoni. Le dinamiche con cui lo straniero è stato brutalmente freddato fanno pensare a un delitto mosso da un proposito di vendetta. Nella sparatoria è rimasto coinvolto un altro uomo, il quale non ha riportato gravi lesioni; il ferito, anch’egli di origine albanese, si era recato da solo al pronto soccorso cittadino e ieri è stato dimesso.
Oggi il medico legale Novella D’Agostini eseguirà l’autopsia sul corpo della vittima.
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