Guidatori ubriachi, crolla il numero delle auto finite all’asta: solo 9 nel 2013
18 Settembre 2013 17:20
Sono sempre meno e appartengono quasi interamente a cittadini stranieri le automobili messe all’asta dall’Istituto vendite giudiziarie di Piacenza perché di proprietà di persone sorprese ubriache o drogate alla guida. Ma per una volta la crisi non c’entra. Dal 2011, infatti, la legge permette di commutare la pena e tutti i suoi accessori in ore di lavoro di pubblica utilità, al termine delle quali il reato viene dichiarato estinto, il periodo di sospensione della patente è ridotto alla metà ed è revocata la confisca del veicolo.
Nel 2013, quindi, sono state solo 9 le automobili messe all’asta su ordine del tribunale, nel 2012 furono 6. Una riduzione drastica rispetto alle 47 del 2011 e le 62 del 2010, quando non era ancora in vigore il “nuovo” articolo 186 del Codice della strada.
“Oggi all’asta ci finiscono solo vetture molto vecchie e per l’80 per cento dei casi di proprietà di cittadini stranieri – afferma Giuseppe Pronti, direttore dell’Istituto vendite giudiziarie di Piacenza – anche se non manca qualche buon affare, come una Mercedes Clk venduta a soli 3.500 euro. Oltre al cambio del Codice della strada, possiamo dire che gli automobilisti si sono fatti furbi e intestano le auto ai parenti anziani oppure a qualche società, proprio per evitare che oltre alla multa e alla condanna penale arrivi anche il sequestro del mezzo”.
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