Terremoti, progetto internazionale per l’Osservatorio Alberoni

18 Settembre 2013 13:50

 

I terremoti non si possono prevedere ma si possono studiare. L’Osservatorio Alberoni di Piacenza, in qualità di centro storico, è stato incluso nel progetto internazionale Eurosismos coordinato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia volto a rielaborare i dati storici relativi ai terremoti. “Stiamo partecipando a un progetto per lo studio della sismicità dell’area euroasiatica – spiega il responsabile Matteo Cerini – forniamo sismogrammi storici all’Ingv che vengono elaborati e digitalizzati. Del progetto fanno parte centri storici dalla Finlandia all’Egitto. A Roma confluiranno migliaia di sismogrammi che verranno studiati”. All’Osservatorio sono custoditi gli strumenti storici per la rilevazione degli eventi sismici, da quelli della seconda metà dell’Ottocento quando sono iniziate le rilevazioni per arrivare al nuovo sistema digitale a rilevazione continua approdato all’Osservatorio nel 2000. L’evento sismico più imponente rilevato è il terremoto del 26 dicembre 2004 in Indonesia.
Gli eventi nel Piacentino dagli anni 50 sono aumentanti ma nel nostro territorio hanno intensità medio-bassa. Il più importante è quello del 23 dicembre 1981 rilevata in Valdarda di magnitudo 4.6.
“Oggi c’è molto allarmismo perchè c’è molta più informazioni, le piccole scosse (come quelle registrate nella notte nel Potentino) ci sono sempre state”.

 

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