Contro le biomasse a Bettola raccolte 2mila firme. Sit-in di protesta in Provincia
30 Settembre 2013 15:17
Sono state raccolte 2.004 firme dal Comitato di 400 cittadini che si oppongono al progetto per la realizzazione di un impianto a biomasse a Bettola. Dopo aver consegnato 40 diffide al Comune di Bettola, alla Provincia, alla Regione e al Gestore servizi energetici, oggi pomeriggio il Comitato ha organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo della Provincia, dove è in corso il consiglio provinciale, chiamato a pronunciarsi su una mozione del consigliere Luigi Gazzola dell’Idv relativa all’impianto. Secondo il progetto presentato dalla ditta dei Fratelli Carrara, l’impianto, alimentato dal cippato dei pioppi del bacino del Po per la produzione di pellet, potrebbe sorgerebbe a Boccacci di Roncovero. Questo impianto prevederebbe, secondo le stime del comitato, l’utilizzo di 125,2 tonnellate al giorno di legname per un totale di 41.795 tonnellate all’anno e il trasporto dei materiali lavorati e da ardere mediante 9-11 autocarri al giorno per un totale annuo da 36.74 a 43.42 transiti. “Al momento il progetto è fermo, immobile al diniego espresso il 22 giugno, ma non abbassiamo la guardia” ha detto l’avvocato Claudia Magnaschi.
Per arginare l’annunciata “secessione dell’Aventino” dei consiglieri di minoranza in Provincia, il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, ha promesso che nella prossima variazione di bilancio, anche alla luce delle entrate che deriveranno dalla vendita delle quote di Centro Padane pari a circa 7 milioni di euro, sarà inserito il promesso fondo a sostegno dei giovani tra i 18 e i 25 anni, delle imprese e dei 50enni a rischio espulsione dal mercato del lavoro. La minoranza dalla prossima seduta di consiglio non parteciperà più al consiglio (in linea con lo “sciopero” di protesta intrapreso dal consigliere Giampaolo Speroni a luglio) finché non vedrà concretamente attivato il fondo.
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