Meno matrimoni in Chiesa, solo 56 da gennaio. Appello del Vescovo
04 Ottobre 2013 16:18
Matrimonio? In molti, oggi, dicono no grazie. Nel comune di Piacenza il trend del “sì per tutta la vita” è decisamente negativo. Il numero di celebrazioni è calato significativamente negli ultimi 10 anni. Meno matrimoni in generale e quando succede, il grande passo avviene sempre di più in comune. Le unioni religiose sono in crisi. Al 31 agosto del 2013 a Piacenza sono stati celebrati 156 matrimoni di cui solo 56 religiosi e gli altri 100 civili. Nel 1983 accadeva esattamente il contrario, su 293 unioni, il sì davanti all’altare era stato pronunciato da 214 coppie e quello in un ufficio civile da 79. “Il matrimonio non è solo un contratto, bisogna mettere da parte l’individualismo e immaginare l’unione tra due persone come un evento per la comunità” ha commentato così i dati Mons. Gianni Ambrosio Vescovo di Piacenza che lancia un appello ai giovani: “Guardate dentro di voi e troverete il Signore, colui che guida le vostre scelte e la vostra vita”.
Anche il numero di matrimoni in generale è diminuito. Negli ultimi 20 anni si è passati da 358 celebrazioni nel 1993, alle 252 complessive dell’anno scorso. Il mese in cui ci si sposa di più è settembre seguito da giugno e luglio mentre il mese di novembre è fanalino di coda. La conferma dei dati arriva da Raffaella Guelmi responsabile del Servizio demografico e statistico del Comune. Ma cosa spinge i piacentini ad allontanarsi sempre di più dall’idea di condividere il resto della propria vita con un’altra persona? Tra le motivazioni principali c’è la precarietà, una crisi generale di valori e la recessione economica.
Sposarsi infatti potrebbe costare solo 16 euro, cioè una semplice marca da bollo da presentare al comune di residenza a cui aggiungere altri 100 euro per il matrimonio a palazzo Farnese se non residenti a Piacenza. In realtà chi decide di convolare a nozze sa bene che i prezzi sono a dir poco proibitivi per l’intera organizzazione dell’evento. Trascurando molti particolari e tagliando le spese superflue tra abiti, pranzo nuziale, partecipazioni, torta e servizio fotografico si parte da un budget minimo di 15mila euro. Un ottimo pretesto utilizzato dagli indecisi per rimandare il fatidico giorno ma fate attenzione: il vostro partner potrebbe decidere di accontentarsi di una cerimonia semplice in comune e cavarsela con il costo di un aperitivo e a quel punto non avreste più scuse.
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