Crollo del ponte, prime testimonianze. Un ferito: “Sono stato fortunato”
11 Ottobre 2013 18:44
Nuova udienza per il crollo del ponte sul Po che si è verificato il 30 aprile del 2009. Imputati sono 5 dirigenti Anas (società che ha in carico la gestione e la manutenzione della struttura), per tutti l’ipotesi di reato è di concorso in crollo e disastro colposo. Oggi al Tribunale di Lodi sono stati ascoltati i primi testi convocati dal pm. Si tratta di un giovane, allora 27enne, rimasto ferito nel crollo. Il ragazzo quel giorno transitava sul viadotto e finì nell’acqua con la sua auto, oggi ha raccontato la sua terribile esperienza, “Ho avuto molta paura, sono stato fortunato”. Per le ferite riportate fu risarcito e non si costituì parte civile. Oggi sono stati ascoltati anche i carabinieri di Lodi intervenuti subito dopo il disastro. Gli avvocati della difesa hanno ribadito la loro tesi, ovvero che il crollo è da imputare alla piena che in quei giorni stava interessando il fiume e anche al continuo passaggio di mezzi pesanti. La difesa ha fatto riferimento anche al camion che trasportava una gru e che alcuni giorni prima era rimasto incastrato sotto al ponte. L’udienza è stata aggiornata al 15 novembre quando verrà ascoltato, tra gli altri, l’allora sindaco di Piacenza Roberto Reggi.
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