In passerella contro il tumore al seno. “Ora ci sentiamo ancora più donne”

16 Ottobre 2013 18:55


Ha sfilato il coraggio di vincere il tumore al seno, oggi pomeriggio a palazzo Gotico. Per Piacenza è stato il primo “Bra-Day”, un nome curioso (gioca sul doppio significato inglese dell’acronimo Breast Reconstruction Awareness e che coincide anche con la parola reggiseno) pensato per mettere sotto i riflettori le donne operate al seno, quelle che hanno dovuto affrontare un intervento chirurgico e, soprattutto, non si sono arrese e hanno saputo intraprendere un percorso di rinascita.

In occasione della giornata mondiale dedicata alle donne operate al seno per tumore, che ha coinvolto dieci Paesi e centinaia di città (venti quelle italiane) sono intervenuti a palazzo Gotico, sotto la “regia” del direttore Tgl  Telelibertà, Nicoletta Bracchi, il professor Giorgio Macellari, responsabile dell’U.o. di chirurgia senologica, e Romina Cattivelli di “Armonia” (l’associazione che da 21 anni è al fianco delle donne con tumore al seno), oltre a tutto il pubblico, per ammirare una sfilata di abiti alla moda. Un pomeriggio davvero speciale, perché trenta donne piacentine, la maggior parte operate al seno, hanno sfilato in passerella come modelle speciali. L’obiettivo è stato quelle di divulgare informazioni corrette e complete sulla ricostruzione del seno, offrendo alla popolazione femminile la piena conoscenza delle nuove tecniche di chirurgia ricostruttiva e oncoplastica.

Sono oltre 300 l’anno le donne a cui viene diagnosticato il tumore al seno a Piacenza; 7.000 si sono sottoposte allo screening, 357 sono state invitate a sottoporsi a controlli più approfonditi. “La buona notizia è che si può guarire” ha detto il dottor Macellari. “Le donne prima avevano quasi vergogna a parlare del tumore al seno, oggi sfilano mettendoci la faccia e con la voglia di mettersi in gioco” ha aggiunto la Cattivelli. “Ci sentiamo ancora più donne, dopo aver combattuto e vinto la lotta contro il cancro” hanno sottolineato queste modelle speciali.

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