Piccole imprese: a Piacenza calo del fatturato del 5,3%
22 Ottobre 2013 14:43
L’economia regionale non riparte. La conferma viene da TrendER, l’Osservatorio di CNA che in collaborazione con Istat e BCC ha indagato 5.040 micro e piccole imprese con meno di 20 addetti, sulla congiuntura dell’Emilia Romagna nel primo semestre 2013. Prosegue il quadro negativo, con dati preoccupanti che presentano un ulteriore indebolimento rispetto al 2012. “Siamo molto preoccupati ma non rassegnati – commenta il presidente provinciale di CNA, Dario Costantini – sono tante le famiglie che vivono grazie alle nostre imprese. Il crollo dei consumi non è bastato a colpire le nostre aziende, nuovi adempimenti rischiano di mettere in difficoltà proprio le imprese più virtuose che diventano quelle più fuori mercato. Sul piano territoriale, dinamiche negative del fatturato per sette province con le sole eccezioni di Modena (+4,9%) e di Ravenna (+0,8%). Piacenza segna un preoccupante -5,3%, mentre Parma (-7,3%), Ferrara (-19%) e Rimini (-27,9%) stanno anche peggio. Dal 2008 ad oggi l’Emilia Romagna ha perso 13,5 punti di Pil ed il settore che ha sofferto di più della crisi è quello dell’edilizia che in 5 anni ha perso oltre il 30% di fatturato. “A fronte di un continuo peggioramento della pressione fiscale-tributaria – commenta il direttore di CNA, Enrica Gambazza – non si intravedono decisioni politiche per lo sviluppo e la competitività”.
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