Lavoro a Piacenza, i dati Cisl: bene la ristorazione, manifatturiero in crisi
30 Ottobre 2013 11:40
Lavoro, ecco lo spaccato degli ultimi sei anni, a partire dal periodo prima della crisi ovvero il 2007. Oggi sono stati forniti i dati frutto di elaborazione del mercato del lavoro da parte della Cisl regionale. Il cambiamento più importante a Piacenza è la perdita della vocazione manifatturiera: preoccupano il saldo negativo tra aperture e chiusure e quello legato all’occupazione. Chi lavorava nel settore – hanno spiegato i responsabili del sindacato – ha rivolto lo sguardo verso altri settori, come logistica e ristorazione, protagonisti di un picco di crescita, con rispettivamente +26% e +28%. Registra invece un calo del 51% la costruzione degli edifici rispetto al -40% regionale. Va meglio della tendenza emiliana romagnola la metalmeccanica: -15% a Piacenza contro il – 26% regionale. Nella ristorazione invece le aziende sono incrementate in sei anni da 1.889 a 2.148. A Piacenza chi fa prodotti propri, la metalmeccanica di macchinari, ha perso il 15%. Male anche la confezione dell’abbigliamento: ha chiuso il 14% delle aziende.
La Cisl ha presentato l’indagine allo Ial, sede anche dell’alberghiera per puntare l’attenzione sulla positività della ristorazione e sulla sua formazione anche in vista di Expo 2015: il 25% degli studenti diplomati trova collocazione. Se vogliamo che il manifatturiero raggiunga una sua tenuta – hanno dichiarato infine i referenti – bisogna lavorare sugli ammortizzatori sociali per fare in modo che il personale resti legato al settore.
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