Ausl: ancora cautele con i frutti di bosco surgelati per rischio epatite A
26 Novembre 2013 11:09
Non si è ancora fermata l’epidemia di epatite A correlata al consumo di frutti di bosco surgelati: secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, ogni mese sono alcune decine in Italia le persone che segnalano l’insorgenza di sintomi. L’infezione ha colpito diversi Paesi dell’Unione Europea.
“Sebbene tutti i lotti risultati positivi alle analisi siano stati prontamente ritirati e richiamati dal mercato a tutela della salute dei consumatori – avverte Marco Delledonne, direttore del Programma di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica veterinaria dell’Ausl di Piacenza – non è escluso che vi siano in commercio altri mix di frutti di bosco surgelati/congelati contaminati, diversi da quelli oggetto di allerta”.
L’analisi della tracciabilità delle materie prime utilizzate per i lotti di frutti di bosco contaminati consente di formulare l’ipotesi di una possibile contaminazione all’origine o lungo la filiera di lavorazione e distribuzione delle singole materie prime congelate. “Tale teoria – continua l’esperto – deve, tuttavia, ancora essere supportata da ulteriori evidenze microbiologiche o epidemiologiche”.
Come possono allora tutelarsi i consumatori? Il Ministero della Salute raccomanda di consumare i frutti di bosco congelati/surgelati solo cotti, facendoli bollire a 100° per almeno 2 minuti. Pertanto è necessario:
· utilizzare i frutti di bosco surgelati solo per preparazioni portate a 100° (temperatura di ebollizione) per almeno 2 minuti: per esempio, salse o marmellate
· non impiegare i frutti di bosco crudi per guarnire i piatti (superficie crostate, semifreddi, yogurt ecc.)
· lavare accuratamente i contenitori e gli utensili usati per maneggiare i frutti di bosco scongelati
“Tali misure di sicurezza sanitaria – aggiunge il dottor Delledonne – devono essere mantenute sino a quando lo stesso Ministero non fornirà notizie di rientro del rischio sanitario”.
Nel grafico, l’andamento per mese di insorgenza sintomi delle segnalazioni nazionali pervenute al sistema di notifica delle malattie infettive e al sistema SEIEVA, gennaio-settembre 2013.
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