Autista di Seta denuncia: “Deportazione utenti più che trasporto pubblico”
26 Novembre 2013 19:08
Un nuovo episodio che ha come scenario un mezzo del trasporto pubblico di Seta. Questa volta però non si tratta di episodi di vandalismo, bensì è un autista a raccontare la disavventura che ha investito la sua corsa da Mortizza a piazza Cittadella: dalle 6.30 alle 7, quando il termometro faceva segnare zero gradi, costretto con le tre portiere spalancate a causa dei gas di scarico che all’interno dell’abitacolo rischiavano di soffocare i numerosi passeggeri presenti sul mezzo.
“Dopo la sostituzione del bus, trascorse un paio d’ore ho ripreso a respirare meglio” continua nel suo racconto l’autista che ha definito il mezzo come “una camera a gas su quattro ruote”.
E il racconto prosegue con la denuncia della situazione in cui versa il parco auto di Seta: ”Bus vecchissimi che non riescono mai a completare il turno – continua il dipendente della ditta Migliavacca, che ha appaltato alcune linee di Seta –, con sedili scomodissimi per chi li guida per otto ore consecutive. Autobus che inchiodano non appena si sfiora il freno o che strattonano ad ogni cambio di marcia, con evidenti rischi per i passeggeri. Senza contare dei disservizi per i passeggeri disabili, per i quali sono spesso inaccessibili”. Per finire, guasti cronici vengono segnalati anche alle macchine obliteratrici “per cui, biglietti…niente!”.
E per finire, l’autista rivolge un vero e proprio appello ai vertici di Seta: “Ritardi per i passeggeri, mancanza di biglietti, atti vandalici, personale vilipeso, infreddolito e con la schiena a pezzi. Noi autisti continuiamo ad esserci – dice il dipendente – Mancano le parti sociali e i dirigenti. Non è un trasporto pubblico, è una deportazione dell’utenza. Confido in gesto di clemenza verso i lavoratori e i cittadini”.
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