La Fanfara Taurinense a Palazzo Gotico. “Gli Alpini non dimenticano Piacenza”

13 Dicembre 2013 00:05

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Inizia sulle note di “Jingle bells” e continua con “La montanara”, uno dei più celebri canti di montagna, seguita da una carrellata di suggestivi brani alpini, lo splendido “Grazie” che la Fanfara della Brigata alpini Taurinense ha regalato questa sera a Piacenza, dimostrando, con il suo cuore grande, di non avere mai dimenticato la città che ha accolto con affetto e calore le Penne nere in occasione dell’Adunata nazionale. Un concerto all’insegna della solidarietà che, insieme all’onestà, era stata tra i valori fondanti della grande Adunata di maggio: la serata, infatti, gratuita, ha dato la possibilità ai più generosi di contribuire all’attività del Gruppo Famiglia Padre Gherardo che si occupa di ragazzi con gravi problemi alle spalle.

“I legami e i contatti non sono andati perduti – ha detto il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi -. Continuano ancora oggi”. “Abbiamo scritto una pagina indelebile nella storia di Piacenza” ha rimarcato il presidente della Provincia, Massimo Trespidi. Nella cornice di palazzo Gotico, trenta alpini musicisti, diretti dal Maresciallo capo Marco Calandri.

a serata, presentata dalla giornalista di Telelibertà Nicoletta Marenghi, sarà trasmessa su Telelibertà la vigilia di Natale alle 23. La Fanfara, inizialmente composta da militari di leva, con l’attuale riforma dell’Esercito è composta da Sottufficiali e Volontari in Servizio Permanente ed in Ferma Breve e militari di leva. Ha suonato in Piazza San Pietro al cospetto del Santo Padre, a Mostar e Sarajevo per il Natale del 1997, e ancora in Bosnia nel 2000. Si è esibita in Albania e a Pristina.

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