Ragazzina vittima degli abusi del fratello e dello zio, arrestati
16 Dicembre 2013 12:15
Venerdì scorso la sezione minori della squadra mobile di Piacenza ha arrestato due persone, originarie della Costa d’Avorio, per violenza sessuale ai danni di una ragazzina; si tratta dello zio e del fratello della minore, rispettivamente di 39 e 21 anni, la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale e sessuale con lo zio dall’età di 12 anni, sfociati in violenza quando la piccola aveva espresso il desiderio d’interrompere il rapporto. Una vicenda nata tra le mure domestiche di un’abitazione della provincia piacentina, venuta alla luce grazie alle percezioni avute in ambiente scolastico sui comportamenti della ragazzina, oggi 15enne. Nella vicenda è coinvolto anche il fratello della minore; il giovane, venuto a conoscenza della relazione tra lei e lo zio, l’ha minacciata di rivelare l’accaduto se non avesse consentito a sua volta ad avere rapporti sessuali con lui. Le complesse indagini, scattate nel 2011, hanno avuto l’obiettivo di tutelare la piccola, ora ospite di una comunità protetta.
Il commento del procuratore Salvatore Cappelleri: “Una vicenda che dimostra come questo fenomeno sia sempre più dirompente; le intercettazioni telefoniche dei colloqui tra la ragazzina e una compagna di classe sono sconcertanti; stanno a significare che esiste un degrado, ad alcuni livelli, che impone la massima attenzione.
La storia ha risvolti positivi perché nel momento in cui la famiglia frana, diventando terreno fertile per l’abuso, esistono tessuti istituzionali pronti a farsi carico delle giuste contromisure e fungere da canale con l’autorità giudiziaria per mettere fine a queste vicende. In procura questo settore, come altri, sono in ingrandimento e su questo interverremo con una diversa organizzazione che mira a specializzare l’attività dei magistrati e della sezione di polizia giudiziaria, colmando i vuoti di organico attuali e tenendo contro del bisogno di avere risorse immediate. È doveroso riconoscere che la sezioni minori della squadra mobile è già ora uno strumento molto adeguato, sinonimo di alta professionalità in questa delicata materia”.
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