Gli insetti in tavola: in Fondazione dibattito sui benefici dell’entomofagia
22 Gennaio 2014 18:07
Dal disgusto al gusto, gli insetti possono finire sulle nostre tavole. In Asia e in Sudamerica il loro consumo è normale e se si volge uno sguardo al passato anche nella tradizione piacentina ci sono dei precedenti, come conferma una poesia scritta nel 1922 da Valente Faustini che decantava la robiola che salta, ovvero il formaggio con i beghi. “L’entomofagia potrebbe risolvere il problema nutrizionale del pianeta, creare allevamenti avrebbe costi molto contenuti” ha affermato il professore dell’Università Cattolica Piero Cravedi all’incontro ospitato sul tema alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Tra gli esperti intervenuti al Caffexpò anche Paul Vantomme, che ha parlato dei benefici che gli insetti possono apportare anche nelle cura di alcune malattie. A suo avviso Expo 2015, che è dedicato all’alimentazione, potrebbe rappresentare l’occasione per sfatare un tabù tipico di molte culture, come la nostra.
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