Amministratori, un’altra vittima: “Sembravano brave persone”
23 Gennaio 2014 13:40
“Nessun sospetto, sembravano brave persone”. E’ incredula e ha deciso di parlare ai microfoni di Telelibertà una condomina finita nella rete dell’amministratore “infedele”, denunciato con le accuse di appropriazione indebita e truffa assieme al figlio. I due sono accusati di aver intascato quasi un milione di euro destinato alle palazzine che gestivano. La signora piacentina ha scoperto l’inganno per caso: “Un operaio mi ha fermata sull’ascensore chiedendomi conto del pagamento delle sue prestazioni. Sono letteralmente caduta dalle nuvole perché pensavo che l’uomo fosse già stato pagato. Ho avvertito subito i vicini di casa e ci siamo messi d’accordo per incontrarci. Abbiamo così scoperto – prosegue la donna nell’intervista – che né i lavori di manutenzione al condominio né le utenze erano state saldate”. Ma non è tutto, l’amministratore – secondo il racconto della donna – avrebbe anche riscosso alcuni fidi di cui i residenti non avevano mai fatto richiesta.
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