Polveri fini: sforamenti dimezzati.Gerbido la più inquinata
23 Gennaio 2014 17:30
Se la pianura padana è considerata una delle zone più inquinate d’Europa, a Piacenza il 2013 ha fatto registrare qualche timido passo in avanti. I superamenti dei limiti giornalieri di Pm 10 nell’aria si sono dimezzati rispetto al 2008. Un esempio? La stazione di rilevamento posizionata tra stradone Farnese e via Giordani ha segnato 43 superamenti a fronte degli 86 di 6 anni fa. Anche in provincia le cose sono andate decisamente meglio. A Lugagnano si è passati da 58 superamenti a 8. Anche i dati annuali segnano un trend positivo con poco più di 30 sforamenti. Gerbido rimane la zona più inquinata con il numero maggiore di sforamenti (60). “Hanno sicuramente aiutato le condizioni climatiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti – ha sottolineato Giuseppe Biasini direttore di Arpa Piacenza – ma la strada è ancora lunga. Nonostante i dati siano positivi c’è ancora tanto lavoro da fare alla luce del fatto che i limiti da non superare verranno ulteriormente abbassati. Poi c’è il problema delle polveri ultra-fini che rappresentano un pericolo per la salute dei cittadini ma ancora poco studiate. Grazie all’impegno dell’amministrazione provinciale – aggiunge Biasini – fra pochi mesi potremo disporre di una nuova postazione mobile attrezzata anche per il rilevamento di queste nanoparticelle.
Notizia delle 10.51 – Ecco dove viviamo: avvolti da una “nebbia” di polveri ultrafini – La pianura Padana è famosa per la nebbia ma, in questo caso, la nuvola bianca fotografata dalla Nasa corrisponde alla concentrazione nell’aria di migliaia di polveri ultrafini dalle dimensioni cento volte inferiori a una particella di Pm10. E’ ciò che respiriamo ogni giorno. Come ha evidenziato lo studio condotto da Leap di Piacenza, di cui abbiamo riferito ieri, queste nanoparticelle, formate da solfato e nitrato di ammonio e tracce di metalli presenti nella massa delle polveri, non erano mai state studiate prima e, ancora oggi, non rientrano in alcuna normativa pur essendo molto pericolose per la salute umana. Un problema che si aggiunge al già precario stato di salute della pianura Padana, considerata una della zone più inquinate d’Europa.
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